Culture

Aspettando Iseo, in mostra a Brescia i Water Projects di Christo

 

Milano (askanews) - L'acqua è da sempre uno degli elementi con i quali si è confrontato il lavoro di Christo e Jeanne-Claude e l'ultimo progetto andrà in scena sul Lago d'Iseo dal prossimo giugno. Per preparare l'evento e offrire una panoramica a tutto tondo sui lavori acquatici della coppia di artisti, è stata presentata in Triennale a Milano la mostra "Water Projects", che inaugurerà il 7 aprile presso il Museo di Santa Giulia a Brescia. "Tutti i lavori legati all'acqua iniziati dalla fine degli anni Sessanta - ci ha spiegato Christo - non hanno a che fare con la superficie dell'acqua, ma sul contrasto tra la fluidità dell'acqua e l'arte"."Tutti questi progetti - ha aggiunto l'artista americano di origine bulgara - sono fisici, il che significa che ci sono chilometri di spazio nei quali devi camminare, dei luoghi in cui devi stare: non è qualcosa da guardare, ma un posto nel quale muoverti. E' tutto fisico, reale, non è cinema, sono cose vere: il vento, il sole, il tempo che devi trascorrerci. E questa è la parte più importante di tutti i nostri progetti".A curare la mostra bresciana è stato chiamato Germano Celant, che sintetizza il lavoro di Christo e Jeanne-Claude (scomparsa nel 2009) con la definizione di "uno scatto sul piano del rapporto urbano" e in una relazione storica tra "environment" e "happening". "Un tipo di arte - ci ha spiegato il critico - che si avvicina ai Land artist, ma non lo è, perché è effimera".Un effimero che si manifesta nella durata limitata delle opere e anche nell'impossibilità di collezionarle, se non sotto forma di disegni preparatori, ma che suppone un gigantesco lavoro sotterraneo e spesso attese e frustrazioni. E questo vale anche per i Floating Piers del lago di Iseo, immaginati già nei primi decenni di attività degli artisti."Il Pier Project - ci ha raccontato Christo - nasce in quel periodo, la genesi è datata 1970, quando abbiamo proposto la costruzione di piccoli moli nel delta del Rio della Plata in Argentina, ma non abbiamo avuto il permesso, è ripartito ed è arrivato a un buon punto di avanzamento nella baia di Tokyo nel 1996-97 e ancora non abbiamo avuto il permesso. E finalmente abbiamo avuto il permesso di farlo e ora cominciamo nel lago d'Iseo".E nella mostra di Santa Giulia ci sarà anche spazio per documentare questo progetto. "Siccome la mostra a Brescia inaugura prima dell'evento - ha concluso Celant - abbiamo pensato di iniziare a lasciare una parte del museo dove si accumuleranno, giorno per giorno, sia i momenti di costruzione, ma dal giorno di apertura dei Floating Piers anche le reazioni del pubblico".Appuntamento dunque al 7 aprile per l'esposizione bresciana che resterà aperta al pubblico fino al 18 settembre.