Culture

Barche verso la post storia: la pratica di Braco Dimitrijevic

 

Milano (askanews) - L'inizio è subito con il botto: la prima sala della mostra che la galleria M77 di Milano dedica a Braco Dimitrijevic è occupata da una installazione monumentale di grande impatto: due barche sorprese nell'atto fluido di inseguirsi e sulle cui grandi vele campeggiano i ritratti di Nikola Tesla, Amedeo Modigliani, Natalia Goncarova e Kazimir Malevic. Innovatori, oggi ritenuti geniali, ma che al loro tempo vissero vicende alterne, spesso beffarde. E dunque in questo contrasto tra la dimensione - fisica della fotografia, ma anche metaforica del prestigio tributato loro oggi - e la reale possibilità di riconoscere quei volti, passa una delle lezioni di Dimitrijevic, la cui arte di colloca spesso su confini labili tra grandi opposti: la fama e l'oblio, l'artefatto e la natura, la retorica e la dissacrazione.In questo senso, al secondo piano della galleria si trovano altre importanti serie di lavori che mescolano i livelli: dalla celebre installazione "Heralds of Post History", dove compare anche il volto di Franz Kafka, alle immagini dei compositori d'operetta sfregiati a picconate in nome di una supposta perfezione estetica. Per arrivare alla documentazione di diversi interventi nei quali l'arte è stata messa a confronto - e quindi in discussione - con la presenza di animali.Curata da Danilo Eccher, l'esposizione di Dimitrijevic in M77 ci ricorda, come diceva l'artista che "l'intera storia è un errore", ma anche il valore perdurante e tutt'altro che superato di una postura concettuale che lo colloca accanto ai più grandi artisti d'avanguardia della seconda metà del Novecento.