Culture

Canaletto e Bellotto: alle Gallerie d'Italia una storia europea

 

Milano (askanews) - Il Settecento europeo rivisto con gli occhi di due artisti veneziani come il Canaletto e Bernardo Bellotto. Le Gallerie d'Italia di Piazza Scala a Milano presentano, fino al 5 marzo 2017, la mostra "Lo stupore e la luce", organizzata da Intesa Sanpaolo e curata da Anna Kowalczyk, una esposizione ricca e, come ci ha spiegato il coordinatore del museo, Giovanni Morale, di respiro internazionale."E' una mostra - ha detto ad askanews - che ripercorre il rapporto tra zio, Canaletto e nipote, Bellotto, e ci regalano cento dipinti di tutta Europa, dell'Italia, ma anche di Dresda, Varsavia, Londra. E' un percorso che iniziamo con gli occhi di Canaletto, ma poi scopriamo il nipote, che forse lo supera in questo studio delle ombre, in questa sua incisività nei dipinti, nelle magistrali vedute di Milano".Tra i motivi di particolare interesse della mostra milanese spicca il considerevole numero di opere mai esposte prima in Italia, oltre alla possibilità di vedere accostato il lavoro dei due pittori, che nei secoli ha visto in più casi dei conflitti sulle attribuzioni all'uno o all'altro. Ma la mostra delle Gallerie d'Italia è anche un'occasione per riassaporare lo spirito di un'epoca, come forse avrebbe detto Montesquieu."E' una mostra da vedere con calma - ha aggiunto Morale - da gustare come un buon vino da meditazione per vedere al di là delle tele una ricerca di un ricordo, di un portare al cuore un'immagine, come facevano i viaggiatori del Settecento che facevano il Grand Tour in Italia".Una sezione della mostra è poi dedicata alla biblioteca di Bellotto, andata distrutta a Dresda nel 1760: oltre al documento d'inventario originale sono presenti 28 libri nelle stesse edizioni possedute dal pittore che, a soli 36 anni, aveva già creato quella che viene definita "La più straordinaria biblioteca d'artista della storia".