Culture

Casa delle donne a Roma a rischio sfratto: "Non siamo parassite"

 

Roma, (askanews) - #LaCasaSiamoTutte, con questo hashtag la Casa internazionale delle donne a Roma si prepara alla, probabilmente molto lunga, trattativa con il Campidoglio per evitare "qualsiasi ipotesi di sfratto".In un'assemblea cittadina gremitissima, soprattutto di donne, femministe della prima ora e giovani leve, il palazzo del Buon Pastore, un ex reclusorio femminile del '600 occupato nel 1987 dal movimento femminista romano, ha discusso dell'inaspettata richiesta del Comune di versare "entro 30 giorni" la morosità degli affitti accumulata negli anni, circa 830.000 euro, altrimenti fuori.La presidente Francesca Koch:IN: 6.25out: 6.31"Non contestiamo i numeri diciamo che i numeri non sono solo quelli, ce ne sono altri che noi vorremmo fossero valutati.IN: 6.34OUt: 6.54Come prima cosa chiediamo la sospensione del termine di 30 giorni, perché in 30 giorni non si fa nulla e secondo chiediamo di aprire questa interlocuzione che c'era e che sembrava anzi piuttosto cordiale sia con la giunta Marino, che con l'attuale giunta".L'edificio di via della Lungara ospita oltre 30 associazioni di donne, un centro congressi, una foresteria, un ristorante, una biblioteca, uno spazio espositivo e ancora concerti, spettacoli, corsi e seminari. Ogni anno di qui passano oltre 30.000 donne:IN: 5.47OUt: 6.00"Gli eventi che noi organizziamo sono diventati un valore che lo stesso assessorato al patrimonio ha potuto quantificare come valore economico: quindi si tratta di 700.000 euro l'anno".IN: 8.20out: 9.05"Guai a parlare di sfratto: in effetti noi non abbiamo mai usato la parola sfratto, se n'è impadronita la stampa perché in effetti il concetto di sfratto non è esplicitato, ma quando si scrive 'o pagate entro 30 giorni oppure procederemo alla riacquisizione dello stabile', più o meno il concetto quello è.Soprattutto noi vogliamo chiedere all'assessora (al Patrimonio, Alessandra Cattoi) che incontreremo domani (oggi ndr) ma abbiamo invitato anche la sindaca a venirci a trovare a vedere quello che facciamo, chiediamo un rapporto diverso, noi chiediamo di non essere trattate come se fossimo soggetti criminali, come può essere un Buzzi o altri abusivi".IN: 9.18Out: 9.38"Non siamo delle parassite o donne privilegiate che circola un po' come accusa... Non è così, perché non sulle spalle dei cittadini, ma sulle nostre spalle forniamo servizi perché è tutto lavoro volontario".