Culture

George Saunders: scrivere, rallentare e vincere il Man Booker

 

Mantova (askanews) - Lo scrittore americano George Saunders ha vinto il Man Booker Prize for Fiction 2017 con il romanzo "Lincoln nel Bardo", edito in Italia da Feltrinelli. Askanews lo aveva incontrato e intervistato durante il Festivaletteratura di Mantova. È uno dei più importanti scrittori americani, ma fino a oggi non si era ancora confrontato con la misura del romanzo. Per questo il debutto di George Saunders sul terreno delle narrazioni più lunghe basterebbe a fare notizia, ma il vero punto è che il libro "Lincoln nel Bardo", edito in Italia da Feltrinelli, ha tutte le caratteristiche per diventare una pietra miliare del genere. Eppure Saunders, che abbiamo incontrato al Festivaletteratura di Mantova, tiene comunque un profilo molto basso."Ho cercato fin dall'inizio - ci ha raccontato - di tenere il libro il più corto possibile, gli ho detto: non essere un romanzo, se non è indispensabile".La storia, sorprendente e polifonica, è quella del piccolo Willie Lincoln, il figlio del presidente Abraham, che muore prematuramente a 11 anni. Ma suo padre, in una lunga e straziante notte al cimitero, in qualche modo lo tratterrà in quella sorta di limbo tra i vivi e i morti, che Saunders descrive, solo attraverso delle voci, in maniera magistrale. Ed il suo romanzo è americano fino al midollo, ma con una sensazione complessiva di delicatezza che è probabilmente la sua qualità migliore."Con la letteratura - ha aggiunto lo scrittore - puoi rallentare. Io faccio molte revisioni, e riscrivendo puoi guardare le cose con più calma e individuare il punto dove c'è l'empatia, per valorizzarla. In un certo senso rallentando il ritmo della vita reale, nella fiction dai una attenzione amorevole ai tuoi personaggi. Credo che sia una cosa molto importante"."Nella vita reale - ha detto ancora Saunders - cerco di essere una persona per bene, ma le cose accadono più velocemente di quanto io possa controllare. Ma sulla pagina posso rallentare e dedicare alle persone la giusta attenzione che meritano".Potere e dolori umani, il presidente e il bambino, la vita e la morte... il romanzo si muove su molti confini pericolosi, ma riesce a farlo salvaguardando, nella sua forma quasi teatrale, un'idea letteraria di bellezza."Il dono della letteratura - ha detto ancora lo scrittore - che ci può mostrare che gli opposti coesistono e che questa è la bellezza dell'universo. In questo tipo di situazione tu non devi commentare, basta accostare le contraddizioni e lasciarle ragionare tra loro. Io credo che sei dio ha un punto di vista, sia qualcosa di questo tipo".In conclusione dell'intervista gli abbiamo chiesto come ha vissuto il passaggio dalle short story al romanzo, ma la sua risposta è andata anche oltre."Per uno scrittore - ha concluso George Saunders - la cosa migliore è fare qualcosa che ti faccia felice, che ti diverta. Così ogni giorno avrai nuove idee".