Culture

"Goliarda Sapienza subì degli elettrochoc, la sua anima resta"

 

Roma, (askanews) - Chi era Goliarda Sapienza? Ce lo spiega Antonella Bolelli Ferrera, giornalista e ideatrice del premio nato nel 2010 "Goliarda Sapienza - Racconti dal Carcere", un concorso letterario dedicato a detenuti affiancati da scrittori, artisti e giornalisti nelle vesti di tutor d'eccezione.Per questo premio Ferrera, presidente di inVerso onlus, associazione per la diffusione della letteratura e della scrittura a favore delle categorie socialmente svantaggiate, e curatrice del libro che raccoglie i racconti dei finalisti (quest'anno intitolato "Così vicino alla felicità"), si è ispirata al romanzo autobiografico di Goliarda Sapienza "Università di Rebibbia".L'autrice de "L'arte della gioia" subì degli elettrochoc, ha rivelato Ferrera."Goliarda Sapienza era una donna eclettica, era brava in tante cose, anche se finché è rimasta in vita non le è stato riconosciuto: attrice, scrittrice, una donna che viveva fuori dagli schemi. Apparteneva a una grande famiglia siciliana, che le ha dato la prima entratura nel mondo della cultura e poi è proseguita per lei con la sua storia che ebbe con il regista Citto Maselli, che durò a lungo che l'ha portata a Roma a vivere il periodo della Dolce Vita nel mondo del cinema. Ma una donna anche molto sofferente, aveva dei problemi di natura psicologica e anche psichiatrica. E' stata curata e ha dovuto anche subire degli elettrochoc che l'hanno segnata profondamente, ha avuto dei ricoveri in clinica, era una donna che aveva dei problemi interiori molto forti, ma lei era così nel male e nel bene, anche nei grandi entusiasmi. Il fatto che a un certo punto sia emersa, dopo la sua morte, adesso molti sanno chi è Goliarda e non soltanto in Francia, significa che qualcosa di lei è rimasto, della sua anima", ha affermato.