Culture

I rischi di una pittura che va oltre: Oehlen a Palazzo Grassi

 

Venezia (askanews) - Una mostra che offre pochi punti di riferimento e rilancia continuamente la sfida - problematica e intrigante - sull'attualità della pittura sulla scena del contemporaneo. È quello che accade nella nuova grande esposizione di Palazzo Grassi a Venezia, dedicata all'artista tedesco Albert Oehlen, e la curatrice Caroline Bourgeois ci ha subito spiegato come anche in questo caso il pittore riesca a creare un'arte viva e attuale."Lo fa in molti modi diversi - ha detto ad askanews - penso alle serie, come quelle sugli alberi, ma anche ai dipinti fatti con le dita. Al gioco con le immagini sullo sfondo, compresi i collage, oppure alle grandi opere astratte o ancora lo fa mischiando le diverse tecniche e i diversi periodi. Ogni volta lui cerca di spingersi sempre più lontano, fuggendo dal rischio del decoro anche usando, per così dire, i 'colori sbagliati', che mostrano come si possa creare comunque qualcosa di meraviglioso, anche partendo da elementi che meravigliosi non sono".La mostra, intitolata "Cows by the Water", ripercorre molto del percorso di Oehlen, con una voluta attitudine nel creare "quell'accurato disordine" che, scrive niente meno che Herman Melville in Moby Dick, "in certe imprese è il metodo buono". E, soprattutto, la mostra di Palazzo Grassi sottolinea, un po' come fanno gli skateboard benefici che si possono acquistare al bookshop del museo, la voglia di Albert Oehlen di rischiare sempre."Ci sono - ha aggiunto Caroline Bourgeois - diversi modi nei quali lui si prende dei rischi: provando o sviluppando nuove tecniche, nuovi gesti. E in questo commettendo degli errori, senza aspirare al 'ben fatto', ma lasciando liberi di accadere gli imprevisti. Molti grandi maestri, compresi quelli del Rinascimento, hanno sempre commesso degli errori che permettono ai dipinti di andare oltre". "Non c'è alcun controllo - ha aggiunto la curatrice - anzi qui siamo all'opposto del controllo".Letta, e vista, in questa prospettiva la mostra diventa qualcosa di più, si arricchisce di una qualità che è sì invisibile, ma è anche molto concreta, di una invisibilità tangibile, verrebbe da dire, quanto è tangibile la consapevolezza della storia della pittura che si percepisce guardano i lavori di Oehlen. E poi c'è la straordinarietà della location, per molti versi insuperabile."Palazzo Grassi - ha concluso madame Bourgeois - è fantastico per ospitare pittura, per la luce veneziana, per l'acqua, per i continui cambiamenti nel corso della giornata. Qui si trova una potenza di luce che non c'è in nessun altra istituzione al mondo".Fino al 6 gennaio 2019 il pubblico avrà la possibilità di verificarlo di persona.