Culture

Intrecci di trasparenze: i corpi in movimento di Gigi Piana

 

Milano (asakanews) - Una fotografia molteplice e, perché no, anche performativa, che nasce tanto da una ricerca personale quanto da una consapevolezza della storia dell'arte. Gigi Piana, performer e artista visivo, presenta alla galleria Après coup Arte di Milano la mostra "Moveo ergo sum (piccoli movimenti rivoluzionari)", composta delle sue ormai celebri fotografie intrecciate."Ho inventato una tecnica - ha detto Piana ad askanews - che in realtà è nata quasi casualmente durante una performance nella quale la gente era invitata a scrivere e poi a intrecciare delle strisce di molto grosse di pvc Cristal. In un secondo livello ho iniziato a usare quella tecnica per fare un vero e proprio quadro, ho iniziato a intrecciare dei materiali plastici. La maturazione di questa tecnica è arrivata all'incirca due anni fa, quando ho cominciato a intessere fotografie".Così in mostra ecco i particolari ritratti di donne e uomini chiamati a ridefinire l'idea stessa di movimento, oltre, come ci ha spiegato la curatrice Sara Lanzoni, a unire tanto la riflessione spirituale quanto quella sulla materia dei lavori."La trasparenza e la plastica, con la contemporaneità di questo materiale, che va invece a contrapporsi e poi a integrarsi perfettamente con la naturalezza e la delicatezza di questi corpi di danzatori completamente nudi. Sembra essere in grado di cogliere una profondità, d'animo e di spirito e di alcuni tratti delle loro personalità che attraverso l'intreccio riesce a restituire perfettamente".Al cuore della ricerca di Piana, anche nella sua veste di performer, c'è ovviamente la riflessione sul corpo, ma non solo. "Corpo e mondo sono i due argomenti iconografici che mi interessano molto, perché siamo in una fase di cambiamenti epocali e quindi molti dei miei lavori hanno a che fare con la ridefinizione dell'identità. In questo caso il corpo cerca nuovi movimenti".