Culture

La collezione Cavallini-Sgarbi a Novara, opere tra '400 e '800

 

Milano, (askanews) - Dopo oltre un decennio di ristrutturazione, il castello di Novara apre le stanze alla collezione d'arte della Fondazione Cavallini Sgarbi. La mostra "Dal Rinascimento al Neoclassico. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi" presenta oltre 120 opere, tra dipinti e sculture, dalla fine del Quattrocento alla fine dell'Ottocento: è il frutto della caccia svolta del critico d'arte con la madre Rina Cavallini, che ha comprato le opere nelle aste in ogniangolo del mondo. Si possono ammirare capolavori di artisti comeNiccolò dell'Arca, Lorenzo Lotto, Guercino, Guido Cagnacci,Artemisia Gentileschi, Francesco Hayez e Gaetano Previati."Il senso del collezionismo è legato alla vanità della vitaall'idea che dobbiamo lasciare qualcosa, ma nel critico c'è unrapporto fisico con le opere d'arte che sono reali come lepersone: le persone non puoi portarle nell'aldilà e le puoipossedere per un tempo limitato, le opere non le possiedi marimandono per te e a testimoniare quello che sei stato nel corsodei secoli. Quindi forse c'è un tentativo di vincere la morte chemuove il collezionista, l'idea che una cosa bella non puoilasciarla orfana lì, è messa davanti a te perchè tu la capisca estabilisca un'intesa. Alla fine col passare del tempo le operediventano una collezione e non ha senso che la tenga a casa tua".La mostra mette in luce la peculiare e complessa geografiaartistica italiana di cui sono rappresentate le principali"scuole": la lombarda, la marchigiana, la veneta, l'emiliana e laromagnola, la toscana, la romana. Alcune opere sono stateriportate in Italia da musei americani, come il "Ritratto diFrancesco Righetti" di Guercino che arriva dal Kimbell Art Museumdi Forth Worth."Il racconto è l'arte italiana con una certa attenzione perquella padana e veneta, che sono quelle che ho frequentato eamato di più, anche con autori che sono tutto tranne che veneti epadani, che sono di tale straordinaria attrazione da non poterefare a meno di acquistarli perchè l'occasione è quella diriconoscere una cosa autentica tra tante inautentiche di cui ècircondata la nostra vita".La mostra, aperta dal 21 settembre al 14 gennaio 2018, ha ilpatrocinio del Comune di Novara, della Regione Piemonte, dellaFondazione Cavallini Sgarbi e la direzione artistica di GiovanniC. Lettini, Sara Pallavicini e Stefano Morelli, è promossa dallaFondazione Castello per valorizzare il sito visconteo, scrignostorico della città, che viene restituito ai cittadini.