Culture

La leggenda Ferrari, David Cronenberg e un film fantasma

 

Lissone, 13 set. (askanews) - Un'installazione che nasce da un libro d'artista, che nasce dal progetto di un film mai realizzato dal grande regista David Cronenberg. Al Museo d'arte contemporanea di Lissone, alle porte di Monza, è allestita la mostra "Red Cars", che ripercorre, in nuove forme visuali, la storia della rivalità tra i piloti Ferrari nel 1961 e la storia, finita tragicamente, di un leggendario modello da corsa, la 156 F1, soprannominata shark-nose. Domenico De Gaetano è il curatore della mostra."Siamo partiti - ha spiegato - cercando di trovare le immagini da accostare alle parole e ai dialoghi della sceneggiatura e quindi la storia della rivalità tra Phill Hill e Wolfgang von Trips, un pilota americano nervoso nevrotico, e dall'altra parte un conte tedesco che correva per diletto, ecco questa rivalità abbiamo cercato di trasformarla anche in immagini".Immagini che non hanno potuto arrivare sullo schermo, anche per la volontà di uno dei protagonisti, come ha ricordato lo stesso Cronenberg."Phil Hill, come nello script e come nel libro, era molto riservato, ansioso. E non voleva in nessun modo mettere la sua vita sullo schermo, non voleva in nessun modo essere il personaggio di un film e anche per questo il film non è stato fatto".Quello che è stato fatto è il libro d'artista, edito da Volumina, che resta l'unica traccia effettiva del progetto cinematografico. Che il regista ha ricordato così:"Non ho mai pensato a come potesse essere legato ai miei film precedenti, era semplicemente legato a me. So che avrebbe riguardato la tecnologia, e questo elemento ritorna in molti dei miei film, così come la relazione tra la tecnologia e il corpo umano".La mostra "Red Cars" resta aperta al pubblico al MAC di Lissone fino al 24 novembre.