Culture

La XXI Triennale sul sito Expo: un orto e il futuro delle città

 

Milano (askanews) - Il sito di Expo 2015 riapre, almeno in parte, per ospitare la mostra "City after the City", nell'ambito della XXI Triennale internazionale di Milano. Un progetto a più livelli ideato e diretto da Pierluigi Nicolin in due grandi padiglioni dell'Esposizione universale, all'interno dell'area che, per l'occasione, è stata rinominata "EXPERIENCE rESTATEaMilano". Il presidente della Triennale Claudio De Albertis è apparso molto soddisfatto. "Io penso - ci ha detto - che il risultato che abbiamo ottenuto con questa mostra sia un risultato straordinario, non solo perché è stato ottenuto in un tempo brevissimo. Io devo ringraziare tutte le ditte, tutti i lavoratori, i curatori e chiunque abbia lavorato. E' stato un lavoro eccezionale di cui fino a dieci giorni fa dubitavo che potessimo avere questo risultato".A pochi passi dal Cardo e con accanto anche i cantieri dello smantellamento dei padiglioni esteri, "City after the City" ricompone a suo modo esperienze di città all'interno di quel microcosmo che è l'ex area espositiva, a sua volta parte della Grande Milano. Insomma, intorno all'Orto mondo, posto al centro della dialettica creativa tra i due padiglioni e punto di contatto decisivo con il tema della nutrizione lasciato in eredità da Expo, si snodano storie diverse, dai panorami urbani alla street art, dai nuovi modi di abitare alle grandi migrazioni. Pierluigi Nicolin, in sostanza, parte dal presupposto che "le città così come sono non ci piacciono più". "Diciamo - ha detto l'architetto durante la presentazione dell'esposizione - che vogliamo in qualche modo portare avanti degli elementi, o meglio registrare in questa mostra dei sintomi, che tendono a raccontare la città in un altro modo".L'esposizione, organizzata su cinque diverse sotto-mostre affidate a giovani curatori e su altre sezioni specifiche, si adegua alle grandi dimensioni degli spazi e sfrutta appieno l'immaginario urbano per costruire una narrazione intrecciata e problematica, capace di attivare su più livelli la riflessione sia sul nostro presente sia sul nostro prossimo e comune futuro. "Io penso - ha aggiunto De Albertis - che sia una mostra poetica e attrattiva come poche e che possa attirare la gente, in fondo di cosa parliamo: dei grandi fenomeni che stanno attraversando le città di questo mondo".Alla fine del percorso espositivo, di cui diventa però parte integrante, si trova anche uno straordinario bookshop dedicato al design, all'architettura e all'arte, che in qualche modo può essere considerata la vera e propria firma della Triennale in calce all'opera.Venendo alle informazioni pratiche, "City after the City" sarà visitabile dal pubblico fino al 30 settembre, da venerdì a domenica dalle 14 alle 23 a ingresso libero. L'area "EXPERIENCE rESTATEaMilano" nel periodo della mostra sarà regolarmente raggiungibile con il trasporto pubblico.