Culture

Lo storico Emilio Gentile spiega "Chi è fascista"

 

Roma, 7 mag. (askanews) - In un agile libro, intitolato "Chi è fascista" (Editori Laterza,) lo storico Emilio Gentile spiega, in una immaginaria intervista, "ciò che è stato storicamente il fascismo" e perché a suo avviso è sbagliato parlare di un ritorno del neofascismo in Italia."Non sta tornando il neofascismo - dice Gentile ad askanews - perché non è mai andato via dall'Italia. Esiste dal 1946, potremmo dire addirittura dall'indomani del 25 aprile, o del 28 aprile del 1945. C'è sempre stato in Italia dal 1946 una ondata di movimenti e gruppi e associazioni fasciste o parafasciste o neofasciste, comunque tutte associate a un esplicito, apologetico, richiamo ad aspetti del fascismo, soprattutto la ritualità, anche se molto spesso ciò a cui si richiamano - anche nella simbologia - è più il nazionalsocialismo, il nazismo, che non il fascismo italiano"."Ma questi movimenti neofascisti - osserva Gentile - non hanno mai costituito un vero pericolo per la Repubblica italiana. Tanto è vero che la Repubblica italiana ha avuto, dal 1946 fino al 1994, il più forte partito neofascista d'Europa, il Movimento sociale italiano, che è stato presente in Parlamento fin dal 1948. Addirittura, dopo il 1994, i suoi epigoni, avendo ripudiato il legame con il fascismo, sono andati al governo. Ci fu clamore allora in Italia e in Europa, ma poi sono tornati al governo più volte con Silvio Berlusconi e non mi pare che ci sia stato, per questo motivo, un attentato veramente pericoloso alla Repubblica e alla Costituzione democratica"."Penso - conclude Gentile - che gridare al fascismo, indipendentemente dai movimenti neofascisti, riferendosi invece ad altri partiti che non hanno nulla di richiamo al fascismo,sia un errore che ci distrae dai pericoli reali della democrazia, che a mio avviso sono insiti nella democrazia stessa così come si sta trasformando un questi decenni".