Culture

Mario Botta: le emozioni e la memoria sono la nostra committenza

 

Milano (askanews) - "L'architetto non è vero che risponde solo dei dati tecnici o funzionali, l'architetto lavora su un territorio espressivo nel quale le emozioni, la memoria, sono il vero datore di lavoro, poi dopo di volta in volta serve una casa, una scuola, un teatro, un museo, una chiesa. Ma il vero problema è come sono queste cose nella cultura attuale, nella nostra contemporaneità. Come deve essere una chiesa dopo Picasso? Come deve essere un teatro dopo Duchamp? Io credo che questi siano i veri datori di lavoro che la committenza ha dato a tutti noi". Lo ha detto, in un intervento ispirato, l'architetto Mario Botta durante la presentazione a Milano della mostra per i 240 anni del Teatro alla Scala a pochi giorni dalla Prima della stagione lirica 2018-1019.