Culture

Periferie e verde, sfide dell'architettura alla Milano Arch Week

 

Milano (askanews) - Una settimana di incontri, riflessioni, dibattiti e lezioni pubbliche sul tema del futuro della città e dell'architettura: si svolge dal 12 al 18 giugno 2017 la prima edizione di Milano Arch Week, evento che nasce come evoluzione del festival Mi/Arch ed è frutto della collaborazione tra Comune, Politecnico e Triennale con la direzione artistica di Stefano Boeri. Milano si candida a tornare la capitale del dibattito culturale sul futuro della città e dell'architettura. Il sindaco Beppe Sala.L'architettura negli ultimi anni si è rivelata una delle leve di cambiamento importanti per Milano, siccome abbiamo ampio spazio per altro cambiamento abbiamo pensato che potesse essere il momento per rilanciare".La presenza tra gli ospiti di Liz Diller dello studio Diller e Scofidio, che ha progettato la High Line di New York, è l'occasione per una riflessione sul verde urbano ma anche sulle periferie: a Milano si discute di riqualificazione degli scali ferroviari."Se le cose succedono, succedono a Milano quindi sento anche la responsabilità che se un cambiamento vero sulle periferie ci deve essere deve partire da Milano. Questa settimana servirà, non stiamo parlando solo di nuovi grattacieli ma della città".Tra gli ospiti ci sono grandi nomi dell'architettura internazionale come Peter Eisenman, Francis Kerè del Burkina Faso, curatore del padiglione della Serpentine Gallery di Londra e Massimiliano Fuksas che racconterà il progetto della Nuvola e la storia lunga di relazioni e competizione tra Milano e Roma."Oliviero Toscani - ha spiegato l'architetto Stefano Boeri - verrà a parlare del rapporto tra fotografia e architettura, lui che si è sempre occupato di disporre le città sullo sfondo di visi e oggetti, Amos Gitai racconterà da architetto e grande regista il modo in cui ha usato la città nei film".La Milano Arch Week sarà l'occasione per ricordare a 20 anni dalla scomparsa Aldo Rossi, milanese tra i più grandi architetti del mondo, e per un omaggio a Gillo Dorfles.