Culture

Stefania Fersini a Venezia fonde la rappresentazione e la realtà

 

Venezia (askanews) - Decostruire il linguaggio della pittura, per trasformare la rappresentazione in materia, per di più in un contesto di replicazione della (cosiddetta) realtà, che crea una vertigine che, in un certo senso, potremmo definire strutturalista. E' un nuovo capitolo del lavoro di Stefania Fersini, artista torinese che da anni riflette sulla limitazione delle immagini e sull'idea stessa di replica (o presunta tale). A Palazzo Cesari-Marchesi a Venezia la galleria THE POOL NYC presenta la mostra "Show on Show", un intervento site-specific composto da una serie di puzzle che, come è tipico di Fersini, ripropongono, con piccole ma decisive variazioni, gli elementi stessi del palazzo."Il gioco - ci ha detto l'artista - era sulla percezione del visitatore, forse l'opera è proprio la stessa esperienza del visitatore della mostra e quindi, diciamo, lo inganno ripetutamente. Faccio in modo che la rappresentazione e la realtà si fondano, non si distinguano".Così chi visita la mostra è invitato a ricomporre le tessere della sua stessa visione, in un esercizio di auto riflessione carico di significato e di consapevolezza. Con un ulteriore passo avanti di Stefania Fersini sulla strada della riduzione delle immagini, della continenza della rappresentazione. "La cosa importante - ha aggiunto Stefania - è che non sono io a eseguire l'immagine, ma questa volta ho dato il fardello al visitatore".Un fardello che però, e il verbo non è scelto a caso, replica l'operazione di base dello sguardo di chiunque di noi, quindi in più di un senso è qualcosa di naturale. Ovviamente artefatto come il grande puzzle-pavimento che ricopre il pavimento vero in un gioco sottile e decisivo sul confine tra le cose. "E' una ricerca - ha concluso Stefania Fersini - che si basa un po' sull'invisibile, sul fatto di cercare di dare più attenzione alle cose. Ho cercato di farlo io, come pittura, e spero che anche il visitatore che passeggia in questo palazzo si renda conto di cosa è stato e di quello che è lui stesso oggi".La mostra veneziana resterà aperta al pubblico fino al 27 novembre.