Culture

Unesco, la meraviglia del Cenacolo: un vero patrimonio mondiale

 

Milano (askanews) - E', senza dubbio, uno dei dipinti più famosi al mondo, nonché uno dei capolavori di un genio universale come Leonardo da Vinci: "L'Ultima cena", conservata nel complesso della chiesa e del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano, è stata inserito dall'Unesco nel Patrimonio dell'umanità già dal 1980 e continua ad attirare turisti da tutto il mondo."Lo avevo sempre visto sui libri o nei video - ci ha spiegato un turista texano - ed è molto interessante guardarlo di persona per cogliere molti dettagli e concentrarsi su aspetti particolari del dipinto"."E' stata davvero un'esperienza straordinaria - ha aggiunto la moglie - ed è stato bellissimo per noi che era la prima volta arrivare in fondo e trovarcelo davanti. E' un'opportunità che capita una volta nella vita".Realizzato da Leonardo a fine Quattrocento su una superficie di oltre quattro metri e mezzo per quasi nove, il Cenacolo è stato celebrato dall'Unesco sia per il valore della creazione artistica, sia per l'influenza che ha esercitato sulla pittura successiva. Fu immediatamente chiaro - ci ha spiegato il direttore del Museo, architetto Chiara Rostagno - il grande valore innovativo che quanto stava accadendo in questo luogo avrebbe apportato all arte e alla cultura in generale. In brevissimo tempo quest opera è diventata una delle più famose in Europa, per l Epoca il mondo possiamo dire sotto il profilo delle culture e dell arte, e quindi è stata riprodotta in innumerevoli esemplari, anche da grandissimi autori, e quindi è diventata una pietra miliare nella formazione artistica di coloro che si avvicinavano alle arti figurative e più in generale degli uomini e delle donne di cultura .Per la particolare natura del dipinto, realizzato con tempera grassa, il tema del degrado è sempre stato cruciale, per questo sono stati e sono tuttora decisivi gli interventi di tutela dell'opera. "Mi è piaciuto il sito - ha commentato un turista spagnolo - mi è piaciuto il modo in cui hanno conservato e restaurato lo spazio e si vede molto bene che il dipinto è conservato con grande attenzione. Non sono molto abituato a visitare luoghi d'arte, ma qui sono stato affascinato da tutta la storia che era contenuta nel dipinto".Alla fine, uscendo dal complesso di Santa Maria delle Grazie la sensazione più forte è quella dell'emozione di essersi trovati di fronte a un'opera che, per molti versi e come sempre accade con il genio universale di Leonardo, va oltre la tecnica e la maestria. "La storia di quest opera - ha aggiunto il direttore Rostagno - è una grande storia di lotta da parte dei detentori nel corso dei secoli per salvarla. Diciamo che ha sempre spinto i saperi, anche sul fronte della conservazione, oltre quelle che erano le caratteristiche della cultura ."Non so esprimerlo a parole - ci ha detto una signora di Matera - però è stata una bellissima emozione, è un capolavoro. E' la prima volta che lo vedo, sono venuta tante volte a Milano e finalmente sono riuscita a vedere questa opera d'arte".Un'opera che forse come poche altre sa restituire il senso profondo di un concetto come quello di Patrimonio dell'Umanità.