Economia

Autorità Energia: tuteleremo consumatori con un'offerta standard

 

Roma, (askanews) - La completa liberalizzazione del mercato dell'energia si avvicina a piccoli passi e nel 2018 i quasi 60 milioni di consumtori italiani dovranno passare tutti al mercato libero. Il tema è stato uno dei passaggi centrali affrontati dal presidente dell'Autorità per l'energia, Guido Bortoni, nella relazione al Parlamento. Per l'Autority occorre tutelare in questo passaggio i consumatori più deboli con l'introduzione di una "offerta standard" il prima possibile da inserire nel menù di offerte di ogni operatore. "E' un'offerta in cui le clausole contrattuali sono definite dall'Autorità - ha spiegato il presidente - non il livello di prezzi che dipende dall'operatore, e quindi l'estrema chiarezza del consumatore è di avere un contratto che è capibile e definito dall'Autorità. Quindi questa è una forma di garanzia e di fiducia implicita del cliente finale". Una garanzia per i clienti finali saranno anche i contatori di nuova generazione, quelli smart di prossima sostituzione. Permetteranno una lettura quotidiana dei consumi ponendo fine alle anomalie delle maxi bollette, ad esempio. Al centro della relazione dell'Autorità, che presto, dopo 20 anni si chiamerà Arera, Autorità di regolazione per l'energia, l'ambiente e le reti, con la nuova competenza in materia di rifiuti, c'è stata anche la necessità di un hub Sud del gas che potrebbe essere in Italia da contrapporre a un raddoppio del Nord Stream che rischia di diventare problematico. Ma tutto - ha detto Bortoni - deve passare per una riforma del Titolo V della Costituzione, peraltro prevista dalla riforma costituzionale oggetto del prossimo referendum. "Questo dell'energia è sicuramente un dato di fatto che abbiamo visto vivendo 15 anni l'attuale Titolo V della Costituzione che prevede competenza concorrente tra Stato, regioni ed enti locali. Nell'energia, l'elettricità e il gas hanno un respiro ultranazionale, che dovrebbe arrivare a livello europeo. E quindi è un po' paradossale avere questa articolazione nazionale e subnazionale della cosa".