Economia

Barilla scommette sulla Russia, Luca: amplieremo linee produzione

 

Parma (askanews) - Nemo propheta in patria. Per la pasta italiana sembra essere proprio così in questo momento: tanto denigrata in Italia quanto apprezzata all'estero. E questo per un produttore come Luca Barilla, vicepresidente dell'omonima azienda parmense, è motivo di rammarico. Anche quando sull'altro piatto della bilancia Paesi come la Russia stanno dando grandi soddisfazioni, tanto da spingere l'azienda ad ampliarne la capacità produttiva."La pasta - ci racconta - è un prodotto di altissima qualità e italianità, però noi italiani siamo un po' matti nel senso che abbiamo dei patrimoni meravigliosi e non sappiamo valorizzarli, li denigriamo.In Italia pensiamo in termini di dieta. Se voglio perdere due chili per prima cosa penso di dover eliminare la pasta ma non c'è nulla di più sbagliato".I consumi di pasta nel nostro Paese, complici le diete low carb e l'impennata delle intolleranze, sono fermi anzi addirittura arretrano un po', nonostante a livello pro-capite se ne mangino 24 chili all'anno. Fuori dai confini nazionali la situazione è molto diversa: "All'estero ci sono Paesi con tassi positivi come in Russia, Stati Uniti. Ma anche in Europa. In Francia e Germania le nostre vendite stanno andando molto bene perché la gente si sta globalizzando, si sta aprendo rispetto alle proprie tradizioni culinarie e sta scoprendo la pasta".Ed è proprio la Russia il mercato dove da due anni a questa parte Barilla sta scommettendo con successo: "Noi abbiamo fatto un investimento molto importante (da 15 milioni di euro, ndr) in Russia, con qualche timore come ogni volta che si fa un investimento importante. Noi avevamo delle speranze ma la Russia ci ha riservato una sorpresa molto positiva - racconta Luca Barilla - va meglio di quanto immaginavamo e lo stabilimento inaugurato un anno e mezzo fa si sta avvicinando alla saturazione degli impianti per cui molto presto dovremo inserire altre due linee di produzione perché la domanda di pasta Barilla in Russia sta crescendo tantissimo"Barilla nel 2016 punta a chiudere con una produzione locale di 27mila tonnellate, pari a 64 milioni di euro complessivi, in pratica il doppio rispetto alle 13.000 tonnellate che l'azienda esportava in Russia nel 2014 prima dell'apertura dello stabilimento.