Economia

Brexit, De Felice: impatto export limitato, rischio più politico

 

Milano, (askanews) - L'impatto per l'Italia di un'eventuale Brexit sarebbe tutto sommato limitato sul fronte delle esportazioni, la vera incognita sarà la reazione dei mercati finanziari e su questo punto molto dipenderà dalle reazioni politiche. Ne è convinto Gregorio De Felice, chief economist Intesa Sanpaolo, commentando il rischio Brexit per il nostro Paese a due giorni dal voto sul referendum. "La trasmissione per Italia avviene in tre modi: la minore crescita inglese quindi recessione della Gran Bretagna, la svalutazione della sterline e la maggiore avversione al rischio che avremo sui mercati finanziari - ha spiegato De Felice, a margine della presentazione di un accordo Intesa Sp e Gruppo 24 Ore sulla formazione - Sui primi due punti l'impatto economico è tutto sommato limitato, l'Italia esporta verso il Regno Unito il 7% del proprio export, quindi parliamo di circa 22 miliardi di euro. Noi abbiamo calcolato - ha proseguito - che nella peggiore delle ipotesi, considerando il worst case scenario, Italia può avere un calo delle esportazioni di circa 3 miliardi, ma è l'ipotesi peggiore"."Il punto vero è cosa succede sui mercati finanziari e su questo credo che molto dipenderà dalle reazioni, non tanto di politica monetaria, la Bce e la BoE forniranno tutta la liquidità necessaria, ma dalle reazioni di natura politica a un'eventuale uscita - ha spiegato De Felice - Se la Brexit viene presa come un forte campanello d'allarme, la punta di un iceberg di movimenti populisti che guadagnano terreno contro l'euro e c'è una forte reazione politica positiva allora gli effetti sui mercati possono attenuarsi altrimenti - ha concluso - se si rimane su posizioni molto rigide, con una costruzione europea tale e quale a quella attuale possiamo avere dei contraccolpi anche importanti sullo spread, sui mercati finanziari, sui titoli delle banche e così via".