Economia

Confagricoltura: serve Ue più forte, con regole uguali per tutti

 

Milano, 18 mag. (askanews) - Un'Europa più forte e coesa con regole chiare e uguali per tutti per evitare assimetrie fiscali e nei contratti di lavoro, una conferma dei fondi della Politica Agricola Comune, e un Piano strategico nazionale per tutto il settore agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione, che in Italia manca da troppo tempo. Queste alcune delle richieste avanzate dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, durante l'assemblea annuale svoltasi nella sede di Borsa a Palazzo Mezzanotte, alla presenza, fra gli altri, del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e dei due leader di governo, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Le richieste del manifesto per l'Europa di Confagricoltura nelle parole del presidente Giansanti: "Un'Europa nuova, un'Europa diversa, più vicina ai cittadini e ai consumatori, ma soprattutto al mondo delle imprese. Un'Europa che sappia veramente una volta per sempre dare segno di un mercato unico, di regole uniche e di una crescita comune. Per avere una grande Europa unita bisogna avere anche una grande capacità per ogni Stato membro di poter competere alla pari".L'agricoltura è un settore trainante per l'economia italiana ed è la seconda in Europa, dietro alla Francia per valore della produzione pari a quasi 57 mld di euro l'anno, e può contare su oltre un milione e centomila addetti. Per questo nella Pac 2021-2027 che sarà approvata dal prossimo Parlamento europeo, è importante che siano confermati i fondi per l'Italia, pari a 20 miliardi di euro, e non invece ridotti di 3 miliardi come proposto dalla Commissione Europea. Altro punto su cui lavorare è la guerra dei dazi che già oggi sta danneggiando il nostro sistema paese, come ha spiegato il presidente Giansanti: "L'Italia è il primo paese per valore aggiunto in Europa e la politica dei dazi che stanno portando avanti gli Stati Uniti e la Cina sicuramente non fanno bene all'Italia".Centrale come in tutti settori produttivi, è la ricerca scientifica a cui, secondo Giansanti, bisogna guardare con fiducia e senza pregiudizi, utilizzando tutte le innovazioni disponibili comprese quelle dell'ingegneria genetica. Solo con la ricerca scientifica infatti possono coesistere sostenibilità economica e sostenibilità ambientale.