Economia

Confindustria e Intesa Sanpaolo potenziano accordo per Pmi

 

Genova, 13 giu. (askanews) - Formazione, passaggio generazionale, filiere e sostenibilità. Sono i quattro pilastri dell'addendum dell'accordo 2016-2019 "Progettare il futuro", siglato tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo per favorire la competitività e la trasformazione delle imprese e cogliere le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale.L'addendum "Promuovere una nuova cultura di impresa per una crescita sostenibile", che è stato presentato a Genova nella sede dell'Istituto Italiano della Saldatura, potenzia gli aspetti già previsti dall'accordo, dando ulteriore impulso alla collaborazione tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, per promuovere una nuova cultura di impresa intesa come capacità degli imprenditori di attivarsi per utilizzare le soluzioni e gli strumenti disponibili per il rafforzamento aziendale, come spiega Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo: "Il focus di quest'accordo è sicuramente sui temi della sostenibilità e del capitale umano, questi sono i due assi portanti, dal sostegno al welfare aziendale alla formazione e in generale all'invetsimento per una crescita che sia però sostenibile".E l'obiettivo della partnership tra l'associazione degli industriali e il più importante gruppo bancario italiano, che ha messo a disposizione nell'arco dei tre anni un plafond nazionale di 90 miliardi di euro, 2 dei quali destinati alle imprese liguri, è proprio quello di valorizzare gli elementi di forza del nostro tessuto industriale, soprattutto quelli intangibili, per fare in modo che la sostenibilità, l'innovazione, la formazione, la valorizzazione del capitale umano e delle competenze, diventino fattori trainanti di una ripartenza quanto mai urgente e necessaria. Carlo Robiglio è il presidente della Piccola Industria di Confindustria: "La novità principale è il grande interesse verso la persona e il territorio quindi l'interesse condiviso fra Confindustria e Bankintesa verso la persona, l'attenzione alla formazione, al welfare aziendale, alla trasparenza all'apertura del capitale alla conoscenza".E proprio la città di Genova, che ha ospitato l'incontro, è stata recentemente eletta da Confindustria come "Capitale della cultura d'impresa" per il 2019, per la realtà imprenditoriale composita che caratterizza il territorio e soprattutto per la sua capacità di reazione dopo il tragico crollo di Ponte Morandi, come sottolinea lo stesso presidente di Confindustria Piccola Industria: "Genova da questo punto di vista è quasi commovente: le imprese genovesi hanno saputo essere estremamente solidali con il territorio essere d'esempio per tutti gli imprenditori italiani e non solo resistere ma essere veri imprenditori resilienti, nel momento della difficoltà hanno continuato a investire e innovare".