Economia

Cuchel (Anc): norme Legge Stabilità danneggiano professionisti

 

Milano, 24 gen. (askanews) - Le norme fiscali della Legge di Stabilità 2020 creano problemi a professionisti e imprese che sono chiamati a fare i conti con ulteriori penalizzazioni e complicazioni anche dal punto di vista burocratico e procedurale: è la critica emersa nel corso del convegno "L'impatto delle novità fiscali sul Paese e sulla Professione" promosso dall'Associazione nazionale commercialisti e Anc Roma. La stretta sulle compensazioni, per esempio è stata esplicitamente stigmatizzata. "Rispetto anche alla stretta sulle compensazioni noi abbiamo ribadito che i nostri studi, 118mila studi, sono centri di legalità che lavorano nel pieno rispetto delle norme - ha detto Marco Cuchel, presidente dell'Associazione Nazionale commercialisti (Anc) - Chiaramente le mele marce ci sono, e possono avere messo in atto delle forme di evasione anche sulle compensazioni; ma questo non vuol dire che bisogna sparare nel mucchio, sia sui colleghi perché la quasi la totalità dei colleghi lavora in piena legalità, ma anche sulle imprese. Quindi mettere in pista delle norme che vanno a colpire a 360 gradi tutte le imprese sulle compensazioni è sbagliato. Dobbiamo andare a colpire soltanto chi effettivamente evade mettendo ad arte delle azioni fraudolente".Alla posizione dell'Anc si è associato il presidente della Cassa di previdenza dei Ragionieri Luigi Pagliuca, che ha ribadito una pragmatica proposta: che il legislatore si confronti e ascolti i professionisti prima di redigere le norme. "La cosa fondamentale è essere ascoltati - ha detto Pagliuca - Abbiamo rimesso l'accento sul fatto che quando viene fatto una norma ci sono magistrati, ci sono professori universitari, ci sono giuristi, ci sono tante persone, ma manca poi chi la norma la deve applicare. Ascoltare preventivamente può fare la differenza tra fare una buona norma, efficiente e efficace, e farne una che è efficace solo sulla carta".Pagliuca ha sottolineato, con i rappresentati del governo presenti al convegno, l'inefficienza dell'attuale situazione anche con un paradosso. "La prima cosa che abbiamo chiesto è non semplificare più: perché ogni volta che si parla di semplificazione poi, all'atto pratico, le cose diventano più complicate - ha rilanciato - Sono anni che si semplifica, ma la situazione è andata peggiorando giorno per giorno. Per cortesia, per qualche anno lasciate le cose così".Alla giornata di confronto dei commercialisti ha partecipato,tra gli altri, anche la sottosegretaria all'Economia Maria Cecilia Guerra, che a fronte delle critiche sulle compensazioni ha difeso l'impostazione della Legge di Bilancio. "Compensazioni sono dovute, sono possibili, dopo che sono state verificate, cioè dopo la dichiarazione dei redditi - ha detto Guerra - Questa è una norma che è stata già introdotta in passato per quanto riguarda le dichiarazioni Iva e ha dato ottimi risultati. Per poter mantenere questo strumento bisogna che funzioni senza abusi, e purtroppo in questo campo gli abusi sono stati tantissimi".