Economia

Dissesto idrogeologico, la proposta al governo dal rapporto Anbi

 

Roma, (askanews) - Prima un minuto di silenzio, vicini al dolore dei familiari delle vittime del sisma in centroitalia, e alle preoccupazioni delle popolazioni rimaste senza casa, ad un mese di distanza da quelle scosse che hanno devastato l'area di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Poi l'analisi del lavoro fatto e soprattutto da fare in materia di dissesto idrogeologico del paese, partendo dai dati del rapporto 2016 dell'Anbi, l'associazione nazionale dei consorzi per la gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue.Il consumo di suolo in Italia continua infatti a crescere, con una velocità di circa 4 metri quadrati di suolo irreversibilmente persi ogni secondo. E se non è possibile stimare il valore della sicurezza, è invece calcolabile il costo del dissesto idrogeologico, pari a 2,45 miliardi di euro l'anno, con intaccati ormai circa 2.110.000 ettari del nostro territorio.La presentazione del rapporto, nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio insieme alla struttura di missione sul dissesto idrogeologico #italiasicura coordinata da Erasmo D'Angelis e diretta da Mauro Grassi, ha visto la partecipazione del presidente della commissione ambiente della Camera, Ermete Realacci, del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, e la chiusura dei lavori affidata al ministro dell'ambiente, Gian Luca Galletti. Con un messaggio chiaro: se non vi è stabilità del suolo non si realizzano investimenti per infrastruttire e impianti, e una proposta al governo, in vista della legge di Bilancio, spendere in prevenzione 8 miliardi di euro, in 3581 interventi regione per regione, capaci di attivare oltre 50 mila posti di lavoro a fronte di 2,5 miliardi annui di costi accertati per la sola messa in sicurezza dei danni da calamità natutale.Il presidente Anbi Francesco Vincenzi: "Occorre mettere insieme tutte le forze necessarie e noi lo facciamo come consorzio di bonifica lo facciamo proponendo 3500 progetti all'interno di tutto il paese, in quei territori che hanno fortemente bisogno di essere messi in sicurezza. E lo facciamo con la concretezza di dimostrare che a fronte di 8 miliardi di spesa abbiamo un risparmio annuo di 2,5 miliardi di costi solo per ripristinare i danni da maltempo".A sistema prosegue intanto l'azione di #italiasicura, come ha confermato il direttore Mauro Grassi. Tanti i cantieri aperti in tutta Italia: "Cantieri aperti e alcuni già chiusi. Nel nostro piano città metropolitane ad esempio l'intervento a Cesenatico è già concluso. Tra poco partirà un grande progetto a Genova, partiranno anche i progetti di Firenze e di Milano, insomma i cantieri nelle città cominciano ad operare e a rendere più sicure le città nei prossimi anni".Un percorso, quello di Italiasicura, segno di un cambiamento di passo nelle strategie del governo rispetto al passato. Ermete Realacci: "Il governo ha fatto un passo avanti importante con #italiasicura sul fronte della manutenzione del territorio, del dissesto, riordinando i fondi, tenendo assieme le competenze. Ci sono stati dei ritardi a volte ma la strada è stata imboccata. La stessa cosa va fatta sulla prevenzione antisismica".