Economia

Energia, Girotto (M5s): rinnovabili in calo e bolletta in aumento

 

Roma, (askanews) - Negli studi di askanews con il senatore Gianni Girotto, del M5S, componente della commissione Industria, Commercio e Turismo di Palazzo Madama. Esperto di temi energetici, con Girotto abbiamo fatto il punto su temi caldi proprio parlando di energia, a cominciare dalla bolletta e dalle ricadute sulla stessa che, come sottolinea il senatore, arrivano anche dalla partita dello smaltimento dei rifiuti nucleari. Su questo fronte come siamo messi?"Male - esordisce Girotto - ci sono diversi problemi, il preventivo di smaltimento è salito da 4 a 10 miliardi e appunto si paga con una piccola tassa che è nella bolletta elettrica. Dunque ci sarà un aumento perchè questi costi stanno aumentando, questo perchè siamo in fortissimo ritardo. Due anni fa una legge voluta da questa maggioranza ha istituito l'Isin, l'Ispettorato Nazionale Sicurezza Nucleare, che dovrebbe sovrintendere tutto il processo, e a due anni siamo fermi. L'Isin ha visto votato il Cda ad agosto dello scorso anno e da allora manca un semplice decreto del governo per rendere la legge efficace. Quindi abbiamo ritardi ed aumento dei costi, con un tema sicurezza presente perché i lavori sono fortemente rallentati, e oltre alla sicurezza interna c'è l'aspetto della sicurezza esterna, perché siamo circondati da centrali nucleari molto vecchie, soprattutto quelle francesi. Sarebbero già scadute come tempo vita ma le continuano a tenere in vita semplicemente per un motivo economico. Negli altri paesi, a cominciare dalla Germania, c'è una forte protesta, mentre in Italia non abbiamo un'autorità indipendente viva che possa protestare. L'unica cosa sicura è che appunto stanno aumentando i prezzi anche per questo fattore".Poi c'è il tema del mercato dei certificati bianchi a generare preoccupazione: "Appunto, un mercato. Infatti si chiamamo titoli di efficienza energetica. E il problema è proprio questo, la legge ha lasciato aperte una serie di modalità, poco morali, per speculare. Quindi questi titoli stanno salendo negli ultimi mesi di prezzo, ed anche questi titoli si finanziano con la bolletta elettrica di ciascuno di noi. Quindi se sale il loro valore sul mercato, e sta salendo parecchio, salirà anche il relativo contributo in bolletta. Quindi c'è una finalità buona in partenza, cioè finanziare processi di efficientamento energetico e siamo i primi a dire che questo è un fattore primario. Ma come è stato pensato dal legislatore, questo processo sta diventando semplicemente un costo in aumento per la bolletta elettrica degli italiani".C'è infine la questione della SEN, la strategia energetica nazionale. I compiti in casa sembrerebbe che non li abbiamo fatti finora bene: "E' così. I dati ufficiali dicono che negli ultimi due anni l'elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili è in calo. Una cosa che sembra assurda, visto che nel mondo parliamo di crescite a doppia cifra. Premesso che la SEN italiana non ha un valore legale ma è un atto redatto dal ministero, dal governo, che ha un valore di indirizzo strategico, anche in questo caso siamo in ritardo. Dovremmo invece fare una bozza di programma Energia-Clima perchè ce lo chiede il nuovo pacchetto europeo Energia per tutti 2030. Ma anche in questo caso la politica italiana ha già iniziato male delegando una parte della consulenza a una società straniera, invece di valorizzare le competenze interne. Quindi non abbiamo fatto assolutamente i compiti, siamo in una situazione sul tema rinnovabili in completa retromarcia".