Economia

Governo, Pirani (Uiltec): sabato in piazza il popolo del lavoro

 

Roma, 7 feb. (askanews) - Sabato prossimo a Roma scenderà in piazza "il popolo del lavoro" per manifestare "non contro qualcuno o qualcosa, ma per lo sviluppo, l'occupazione, uno stato sociale che funzioni e per far sì che l'Italia, nuovamente entrata in recessione, mantenga una speranza nell'industria e nelle attività produttive". Lo dice Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, la categoria dei lavoratori del tessile, energia e chimica della Uil.In un'intervista video ad Askanews, Pirani ricorda che "si perdono molti posti di lavoro e alcune misure di questo Governo ne fanno perdere altri, come nel caso delle trivelle. Mi ha stupito molto che il ministro Luigi Di Maio sia andato a sentire i gilet gialli e non si senta in dovere di ascoltare i caschi gialli", che saranno in piazza sabato alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil."Abbiamo inviato una lettera al Governo insieme con Confindustria - prosegue il numero uno della Uiltec - per chiedere un incontro su questi temi. Si fanno però orecchie da mercante. Non è possibile che il Paese vada avanti in questa maniera". Pirani valuta come "giusti" sia il reddito di cittadinanza che "quota 100", ma "forse il Governo avrebbe dovuto ascoltare il sindacato per evitare tutta una serie di errori. Non c'era bisogno di andare a sentire un professore dell'università del Mississippi (Mimmo Parisi, ndr) per avere una consulenza su come far funzionare il reddito di cittadinanza".Per quanto riguarda "quota 100", il sindacalista della Uil spiega che "esclude una parte notevole del Paese: le donne, i lavoratori del Mezzogiorno, i giovani e chi si trova in una situazione di precarietà. Chiederemo al Governo di aprire dei tavoli con i sindacati per vedere quali sono i provvedimenti" più utili per il Paese. Pirani aggiunge che la rivendicazione delle confederazioni è "una reale riduzione delle tasse sul lavoro".Il segretario generale della Uiltec ricorda inoltre che sui temi dell'energia è necessario gestire la transizione verso le fonti alternative, che ci sono numerose vertenze da risolvere e che sono aperti dei tavoli con le controparti aziendali per i rinnovi contrattuali.