Economia

Il 43% di chi cerca casa a Milano vuole sostituire la proprietà

 

Milano, 11 giu. (askanews) - Cambiano le abitudini di chi cerca casa a Milano: il 43% delle ricerche immobiliari avviene per sostituire l'abitazione di proprietà. Chi ha meno di 55 anni cerca prevalentemente case in affitto, con percentuali che superano il 70% tra gli under 35. Lo rivela uno studio di Immobiliare.it dedicato a Milano, presentato in un seminario organizzato da Aspesi e Intesa Sanpaolo Casa. Anna Carbonelli, amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo Casa, la società di mediazione e intermediazione immobiliare del gruppo."È la città che in assoluto in Italia attrae più persone. C'è un movimento demografico molto importante che impone una rivisitazione della città, non più soltanto una riqualificazione delle zone centrali, ma anche delle zone periferiche. In realtà non sono le periferie dormitorio di un tempo, andranno oltre le prime due circonvallazioni e interesseranno zone che consentiranno alla città di espandersi e di ricevere circa mezzo milione di persone in più nei prossimi dieci anni".Una città che sa attirare paperoni da tutto il mondo, interessati alle case del segmento lusso e a investimenti sul territorio. "Milano è la città che in Europa attrae più investitori stranieri, sul Pgt le prospettive di progetto cubano circa 13 miliardi. La prima è Milano, la seconda è Monaco con 10 miliardi. Sono cifre molto importanti. Perché Milano? È la smart city italiana più connessa con le altre smart city europee quindi hanno una logica comune nell'interpretare la città: tecnologia al servizio del cittadino che è tesa a migliorare la qualità della vita del cittadino". La svolta è arrivata con l'Esposizione universale del 2015, come sottolinea Federico Filippo Oriana, presidente di Aspesi. "Milano dopo l'Expo ha avuto questo boom che la differenzia dal resto del Paese in termini di crescita sia qualitativa che quantitativa. Si affermano nuove forme di abitare come l'affitto, il co-living, come gli studentati. Milano si sta anche riorganizzando internamente per far fronte ai risvolti sociali che questo boom sta comunque determinando". Per farsi trovare pronta con le necessità del futuro.