Economia

Il turismo si fa rete, RagusaIs: ospitalità diffusa e sinergie

 

Ragusa (askanews) - Ospitalità "diffusa" e sinergie tra operatori: a Ragusa Ibla, cuore della val di Noto, con la prima rete di imprese nel sud est della Sicilia nasce il più importante operatore turistico della cittadina che ha offerto la scenografia barocca alle imprese del commissario Montalbano.RagusaIs, questo il nome della rete di imprese, raggruppa quattro strutture ricettive - Duomo Relais, Ibla Suites, Giardino sul Duomo, e San Giorgio Palace Hotel - per un totale di 125posti letto; un ristorante - il MAD, Magazzini Donnafugata - e attività logistiche che fanno capo alla Chauffeurs Inn Italy. "La rete di imprese - spiega Arturo Arezzo, di Ibla Suites - ha l'obiettivo di destagionalizzare il turismo nella zona di Ragusa, di far conoscere Ragusa Ibla ai vari operatori internazionali, e provare a fare rete e sistema anche con altre strutture sia di tipo ricettivo sia dell'indotto".Uno degli elementi fondativi di RagusaIs è un'interpretazione raffinata ed elegante della ricettività diffusa: stanze e location sono in molti casi distribuite lungo le strette stradine del borgo, rimasto immune, negli ultimi decenni, da nuovi interventi edilizi. "Non abbiamo fatto altro che prendere le antiche dimore di una volta - spiega Michele Bitetti del Giardino sul Duomo - ristrutturarle secondo i canoni stabiliti dalla sopraintendenza come erano originariamente, e in queste piccole abitazioni vengono a stare i nostri ospiti".A dar vita a RagusaIs sono tutti imprenditori estranei al mondo del turismo, ma spinti da una visione non stereotipata del fare impresa. "Io per esempio faccio il costruttore - conferma Giuseppe La Rosa di Duomo Relais - chi è direttore di azienda, chi il direttore di banca: quindi eravamo già abituati a fare sinergia in altri contesti, con altra mentalità. E' stato un passo assolutamente semplice e già lavoravamo in rete senza essere ufficializzati. Ora però è nata RagusaIs e speriamo di cogliere quest'anno i frutti di quello che abbiamo creato". "Finalmente stiamo iniziando a capire che per promuovere il territorio ed essere efficienti bisogna stare un po' insieme - aggiunge Salvatore Zocco San Giorgio Palace Hotel - E' importante perché riusciamo ad avere dei numeri sui posti letto tali da poter garantire a qualsiasi tour operator la possibilità di portare molti turisti".Amore per il territorio, la sua storia, e per un lavoro che permetta di raccontarlo: è questa la cifra comune tra gli imprenditori della rete. Un esempio è il lavoro svolto per ricostruire il parco di 5 mila metri quadrati adiacente al San Giorgio Palace Hotel, la struttura più grande, 40 stanze ricavate da una casa nobiliare e un antico convento, incastonati sul costone della collina. "Il parco è stato ristrutturato prendendo in considerazione una mappa dei frati francescani trovata alla biblioteca del Duomo di san Giorgio - racconta Zocco - non ho fatto altro che ricopiare esattamente quello che i padri avevano costruito con immensa laboriosità nel 1700. Sono mille e sessantadue piante, tutte della nostra zona. Ho riprodotto dai capperi ai fiorellini delle nostre montagne: ne vado orgoglioso perché è stato un lavoro che mi ha assorbito per tre anni".RagusaIs - con un unico centro di prenotazioni, unico listino, e servizi coordinati - guarda al bacino di ospiti di fascia medio alta provenienti dagli Stati Uniti e dal Nord Europa. Turisti in cerca di un soggiorno ricco di esperienze: enogastronomiche in primo luogo, culturali - il borgo è il centro ideale per raggiungere tutte le gemme della val di Noto - e anche originali, ma sempre legate al territorio come la bottega degli ultimi maestri carrettieri, Biagio Castilletti e Damiano Rotella.A far da guida, e ad assistere i turisti negli spostamenti, gli autisti della Chauffeurs Inn Italy, specializzati piccoli gruppi fino ad un massimo di otto persone, e coordinati da un imprenditore da un inatteso accento toscano. "Abbiamo autisti che parlano inglese francese e spagnolo - dice Luciano Giannone di Chauffeurs in Sicily - e cerchiamo di raccontare al meglio con una preparazione continua e prolungata quello che è il territorio siciliano e in particolare quello ragusano. Parlo toscano perché vengo da Firenze la dolce compagna è del posto, le mie origine sono siciliane: mi sono trasferito 12 anni fa e non mi sono mai pentito".