Economia

Innocenzi (Ubs Italia): le banche nelle "sabbie mobili"

 

Roma (askanews) - "Ho scritto questo libro per me stesso, come un atto liberatorio- dice Fabio Innocenzi, amministratore delegato di Ubs Italia, autore del libro "Sabbie mobili - esiste un banchiere perbene?" dove ha raccontato l'inchiesta sui derivati Italease nella quale è rimasto coinvolto ed è uscito totalmente prosciolto dopo cinque anni - La decisione di pubblicarlo è arrivata un paio d'anni dopo averlo scritto" . Nel libro Innocenzi affronta con nomi e cognomi anche la situazione delle banche e dei loro scandali, ma ammonisce a saper distinguere e non fare generalizzazioni: "La crisi del sistema bancario è mondiale non solo italiana o come qualcuno può pensare solo toscana o veneta. Quello che è successo ha coinvolto banche in tutto il mondo, ci sono stati salvataggi in tutto il mondo e perdite che hanno coinvolto risparmiatori in tutto il mondo. Quello che mi ha fatto venire voglia di pubblicare il libro è stata anche questa opinione pubblica diffusa, che ormai non distingue più e ormai vede le banche come associataeal male, come qualcosa da condannare nelle quali vengono truffati i risparmiatori e dati stipendi da favola ai manager. C'è una generalizzazione collettiva che è molto pericolosa, perchè se si condanna il sistema bancario in quanto tale e non si distingue più ciò che è fatto bene da ciò che è fatto male, chi ci rimette non sono solo coloro che hanno a che fare con le banche, ma tutto il Paese". Ma ci vogliono o no più controlli sulle banche? "C'è stato di sicuro un eccesso di deregolamentazione negli anni d'oro della finanza quando tutti pensavano che si potessero fare profitti per sempre e che la finanza potesse creare ricchezza anzichè limitarsi a trasferirla. Adesso si sta andando forse nella direzione opposta, verso un eccesso di regolamentazione. Oggi il Cda di una banca dedica il 75-80% del proprio tempo agli aspetti di rischio. Non va bene, perchè la banca è un'impresa che deve muoversi, fare strategia e lavorare. Non si tutela un cliente e un consumatore facendo un contratto di venti pagine a caratteri minuscoli, perchè alla fine uno firma inconsapevolmente senza aver capito nulla. Quindi la grande sfida è fare norme efficaci ma sintetiche". Sul tema dei derivati che sono stati al centro di scandali e inchieste che hanno riguardato anche enti pubblici, Comuni e Regioni, Innocenzi nel libro fa il paragone degli aerei, che possono servire per andare da Milano a New York, ma anche per abbattere le torri gemelle:"E' una semplificazione, ma è proprio così - dice Innocenzi - I derivati, come gli aerei possono essere un'arma infernale. Però gli aerei continuano a portare in giro per il mondo milioni di persone. I derivati sono la stessa cosa. Il derivato consente a chi deve importare petrolio di fissare il prezzo oggi anche se lo importerà fisicamente tra un mese. O a chi deve andare negli Stati Uniti fra tre mesi, di fissare il prezzo del dollaro oggi. E' una trasformazione nel tempo del prezzo di un'attività finanziaria. Ma possono avere anche effetti nefasti. Ci sono stati casi, per esempio negli enti pubblici, dove qualcuno ha fatto profitti oggi scaricando nel futuro, a chi sarà eletto con le prossime elezioni, gli eventuali costi. Era consapevole, non lo era, è stato truffato dai funzionari delle banche. Ma tra aerei e derivati c'è una differenza fondamentale ed è che di solito quando c'è qualcosa di fisico, è facile valutare le conseguenze e i danni, mentre i derivati sono immateriali e sono difficili da valutare: può capitare per esempio che un malfattore confonda la pistola con la bomba atomica, e per rubare uno faccia un danno da un milione".