Economia

L'ambasciatore in Russia: aziende italiane non siano timide

 

Lipetsk (Russia), (askanews) - Sulle orme e l'esempio di Vittorio Merloni, il business italiano può (se vuole) continuare a fiorire a Lipetsk, a un'ora di aereo da Mosca e con un parco industriale e una storica zona economica speciale che ormai ospita compagnie da ogni parte del mondo (Stati Uniti e Germania compresi) con investimenti per oltre 2 miliardi di dollari.La zona è uno dei cuori pulsanti dell'economia russa. A Lipetsk e dintorni si produce il 19% dell'acciaio russo, il 20% dello zucchero, il 34% delle lavatrici e il 29% dei frigoriferi del Paese. Il tutto con solo un milione e 200 mila abitanti.Qui si trova NLMK Group, che rappresenta l'esempio di una società globale, prima sul mercato russo dell'acciaio (16 milioni di tonnellate all'anno) ma con filiali in tutto il mondo, compresa l'Italia, e in particolare Verona.Ma gli imprenditori italiani devono farsi avanti. Come spiega l'ambasciatore italiano a Mosca Cesare Maria Ragaglini:"E' una regione molto dinamica che accoglie con favore gli investimenti stranieri, perché ne ha già parecchi sul suo territorio".Dalle autostrade alle ferrovie e all'aeroporto internazionale, la regione, secondo Ragaglini, offre le condizioni ideali a un'impresa che intende investire, per di più vi è una fortissima propensione da parte dell'amministrazione di favorire le aziende italiane presenti."Offre importanti incentivi finanziari, fiscali per le imprese che investono in attività produttive. Tra l'altro Lipetsk è legata all'Italia anche storicamente perché abbiamo uno dei primissimi insediamenti italiani produttivi di Indesit di Merloni ed è stato un grandissimo successo, tuttora viene ricordato come un esempio di collaborazione, importante e positiva, un esempio di grande successo e ancora la fabbrica anche se è stata acquisita da un gruppo straniero continua a lavorare con una direzione italiana".