Economia

Logistica Digitale: recupero inefficienze vale una finanziaria

 

Genova, 15 apr (askanews) - "I dati ci dicono che, come sappiamo, la logistica oggi è un settore estremamente importante per quanto riguarda il nostro Paese. Parliamo di circa un milione di occupati tra diretti ed indotto e di un'incidenza che oscilla intorno ai due punti di Pil. Recuperare una quota parte delle inefficienze che questo Paese ha accumulato anche perché il mondo intorno a noi purtroppo sta cambiando e sta cambiando velocità, vale una quota parte significativa di una finanziaria di un anno, quindi parliamo di cifre sicuramente molto importanti". Lo ha detto Fabrizio Perrone, amministratore delegato di Logistica Digitale, la società che gestisce la Piattaforma Logistica Nazionale,a margine del convegno "Infrastrutture digitali e logistica delle merci. Priorità strategiche per Genova e per l'Italia"."L'obiettivo di questo convegno -ha spiegato Perrone- è capire come le tecnologie digitali possano aiutare a sopperire a tutta una serie di problemi e di ritardi storici che l'Italia ha accumulato sul fronte delle infrastrutture materiali. L'idea -ha sottolineato- è quella di costruire un nuovo modello di portualità che vada bene non solo per la città di Genova, colpita come sappiamo dagli eventi della scorsa estate, ma che sia di valore per tutta l'Italia". "Parliamo -ha ricordato l'ad di Logistica Digitale- di servizi che consentano di ridurre l'incidenza dei mezzi dell'autotrasporto sul traffico cittadino e quindi sull'ambiente e di tutta quella serie di strutture e servizi che possano consentire di affrontare problemi come quelli del gigantismo navale, cioè navi sempre più grandi che trasporteranno sempre più container che dovranno essere portati fuori dal porto con estrema velocità. E quindi smaterializzazione, controlli effettuati in sicurezza e in largo anticipo e sincronizzazione dell'accesso ai porti. Questo -ha concluso Perrone- è l'insieme dei servizi che proponiamo e che pensiamo possano essere un valido aiuto per recuperare un gap che purtroppo l'Italia ha accumulato".