Economia

Parte B Heroes, Intesa Sanpaolo punta su sogni degli imprenditori

 

Milano (askanews) - Trentadue start up sono state selezionate, sulle 540 che hanno partecipato, per la prima fase del programma B Heroes, promosso dalla Im Foundation con Intesa Sanpaolo, per offrire contatti, supporto e anche investimenti alle migliori nuove imprese italiane. Un Paese nel quale resta ancora molto da fare, ma che comincia a prendere coscienza dei cambiamenti, ai quali la banca, come ha ribadito Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, deve a sua volta rispondere con nuovi modi di pensare."E' una banca - ha detto Barrese ad askanews - che prima di tutto ha a cuore la crescita di questo Paese, che si sostanzia poi in questa iniziativa che ha grande vocazione di sogno. Dietro le start up ci sono imprenditori che hanno un sogno, giovani o meno giovani. Il fatto di poterli accompagnare e di poter dare loro la possibilità di realizzarlo è per noi motivo di grande soddisfazione".Le 32 start up si ridurranno poi a 12, e queste prenderanno parte a un progetto di accelerazione della durata di tre mesi e che offrirà la possibilità di ricevere investimenti per almeno 800mila euro. Fabio Cannavale, presidente della Im Foundation e animatore di B Heroes, ha sottolineato la necessità, in primis, di un cambio di mentalità di chi fa impresa in Italia. "L'altro cambiamento - ci ha detto - è non avere paura della tecnologia, ma capire che la tecnologia è un fatto che esiste e a di là del giudicarla bene o male, con essa ci dobbiamo confrontare anche noi".Il confronto, appunto: un'altra delle parole chiave dell'intero progetto di B Heroes che sono state ribadite durante la presentazione nella filiale di Intesa Sanpaolo in piazza Cordusio a Milano. "La mia idea iniziale - ha aggiunto Cannavale - era quella di mettere in relazione i giovani con i grandi imprenditori, perché sono quelli della mia età, quelli che conosco meglio. Quella che è stata una sorpresa molto positiva è stata scoprire che esiste una generazione intermedia di trentenni che hanno già creato aziende bellissime e hanno una mentalità molto aperta, che li porta a dare il loro tempo per aiutare gli altri".Ma per Intesa Sanpaolo, che sul piatto mette anche molti fondi, il punto è proprio quello di coltivare i sogni con quel realismo fattivo che, Barrese lo ha sottolineato con forza, è tipico di una grande banca commerciale. "Siamo la banca che eroga decine e decine di miliardi alla piccola e media impresa italiana - ha concluso il numero uno della Banca dei Territori -. Dietro quello c'è il sogno di tanti imprenditori di rimanere di successo, di rimanere agganciati al cambiamento e all'innovazione, ed è quello che oggi consente all'Italia di rimanere di fatto uno tra i più importanti Paesi industriali del mondo".---