Economia

Philip Morris: vogliamo poter raccontare le alternative al fumo

 

Milano (askanews) - Philip Morris sta puntando decisamente su IQOS, il proprio prodotto tecnologico che scalda il tabacco anziché bruciarlo, di cui è stata presentata a Milano la nuova versione 3. Eugenio Sidoli, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia."Il fatto che oggi esistano alternative alle sigarette - ha spiegato ad askanews - rende importantissimo far sapere a chi fuma, a chi consuma prodotti del tabacco combusti oggi, ossia nell'unico modo in cui si sono consumati i prodotti del tabacco da che il mondo li conosce, far sapere che c'è un'alternativa. Ed è importante perché il consumatore ha il diritto di scegliere, ha il diritto di decidere se gli interessa restare nel mondo delle sigarette combuste oppure vuole passare nel mondo dei prodotti innovativi, dei prodotti di nuova generazione".Tema dolente, dal punto di vista di Philip Morris, sono le limitazioni alla comunicazione sui prodotti legati al tabacco, stabilite dalla legislazione."Oggi questa alternativa - ha giunto Sidoli - ha bisogno di essere raccontata. Non chiediamo di fare pubblicità, ma che non ci sia lo spazio di far sapere al fumatore che c'è un'alternativa, noi pensiamo che sia una cosa ingiusta. Perché questo obbliga il fumatore a rimanere schiavo di un paradigma che potenzialmente lo porta a malattie o a un danno alla salute che il prodotto alternativo gli potrebbe impedire. Questo è oggi il tema su cui noi vorremmo sviluppare un dibattito".L'obiettivo di Philip Morris Italia è, dichiaratamente, quello di convincere i circa 10 milioni di fumatori in Italia a passare alle alternative senza fumo, oppure a smettere del tutto. In ogni caso Sidoli parla di un percorso "verso un mondo senza fumo"."Non è un tema di industria - ha concluso il manager - io credo che sia un tema di società civile. E' un tema dei regolatori, è un tema della politica, della comunità dei fumatori che, essendo 12 milioni di persone, cittadini votanti, ha tutto il diritto di poter avere le informazioni sulle alternative al loro prodotto come hanno tutte le altre categorie".