Milano (askanews) - Negli ultimi anni la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti ha avviato anche misure di welfare di categoria, nella sanità, nelle borse di studio per i giovani, con l'assistenza ai genitori e ai commercialisti.Proseguirà su questa strada? Parla il presidente in pectore della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti, Walter Anedda."Oggi l'intervento assistenziale avviene sul caso. Ossia c'è un problema, esiste la possibilità di intervenire in maniera assistenziale. Il problema può essere determinato da un infortunio, da una malattia, da un decesso e la Cassa interviene. Ma noi vogliamo fare un ulteriore salto di qualità, Far si che ci sia una capacità copertura assistenziale che accompagni il collega non solo durante l'attività lavorativa ma anche, in maniera complementare, anche durante il periodo pensionistico. Ossia se abbiamo un problema di adeguatezza del trattamento previdenziale questo può essere coperto non soltanto attraverso un incremento monetario ma magari accompagnando lo stesso intervento pensionistico con interventi assistenziali, per esempio, la possibilità di intervenire con l'assistenza sanitaria, o sviluppare in termini di investimento puro nelle Rsa o di servizi ai colleghi. Questa può essere una strada valida da percorrere".