Economia

Ristorazione veloce plastic-free: la sfida vinta di Pescaria

 

Bari, 8 apr. (askanews) - Ristorazione fast food e take away senza utilizzare la plastica, anzi, riuscendo a portare in compostaggio avanzi e stoviglie: si può fare, e si può fare senza dover né ribaltare i costi sul consumatore -verrebbe meno uno dei principi del fast food - né appesantire i bilanci. Lo sta dimostrando Pescaria, format restaurant dedicato al pesce nato a Polignano, che dal gennaio 2019 è riuscito ad eliminare del tutto la plastica nei tre ristoranti della catena."Essere plastic free per un ristorante non è una scelta semplice - dice Domingo Iudice, cofondatore di Pescaria - Comporta operation di natura logistica e operation di natura commerciale particolari: logistica perché rinunciare alla plastica implica procedure diverse per smaltire il nuovo materiale da utilizzare, commerciale perché il nuovo materiale di solito è più costoso. E nel nostro caso è stata una sfida ancora più difficile, perché da pionieri abbiamo avuto difficoltà a reperire tutti i prodotti di cui avevamo bisogno, e poi proprio perché come ristorante fast food, con tanto take away, usavamo molte componenti usa-e-getta". Ma i risultati in termini di abbattimento dei rifiuti sono stati significativi, malgrado il periodo ancora breve dalla partenza del programma - gennaio 2019 - e la diffusione della catena: dai 300mila ai 400mila piatti di plastica in meno da inizio anno.Il programma plastic free di Pescaria è stato illustrato a Bari nel corso della settima tappa de i Territori della sostenibilità, tour in 11 regione italiane organizzato dal Salone della Csr per conoscere e condividere le esperienze concrete di responsabilità d'impresa espresse nel Paese.Oltre al programma "plastic-free", Pescaria ha avviato anche l'iter per ottenere la certificazione Friend of the Sea e aderire al Sustainable Restaurant Program per promuovere buone pratiche di consumo sostenibile del prodotto ittico e di ristorazione a basso impatto ambientale, e partecipa al progetto di formazione professionale, accoglienza e inclusione per i migranti "Cucinare per Ricominciare" premiato a marzo 2019 dall'ONU.( luca.ferraiuolo@askanews.it )