Economia

Roma, i detenuti ripareranno le strade della capitale

 

Roma, 7 ago. (askanews) - I detenuti ripareranno le strade di Roma. Questo il senso del protocollo firmato tra Autostrade per l'Italia, il ministero della Giustizia, Roma Capitale e il dipartimento dell' Amministrazione penitenziaria. L'obiettivo è quello appunto di riqualificare le strade della Capitale attraverso il lavoro dei detenuti. In una prima fase saranno 15 i detenuti coinvolti - selezionati tra quelli a bassa pericolosità e con pene ridotte - che verranno formati in carcere e presso scuole di formazione di Autostrade per l'Italia per una durata di due mesi e mezzo, al termine dei quali otterranno un attestato professionale. I loro primi interventi interesseranno le strade adiacenti al penitenziario di Rebibbia che, una volta risanate, diverranno il laboratorio di formazione dei detenuti. Successivamente i detenuti formati saranno impiegati nell'area metropolitana della Capitale per la pulizia delle caditoie, la riparazione delle buche a caldo e il ripasso delle strisce pedonali, in particolare delle arterie a basso scorrimento del centro storico. Autostrade per l'Italia fornirà gratuitamente la formazione tramite caposquadra, i dispositivi di protezione individuale, le attrezzature e i materiali, mentre i cantieri saranno responsabilità del Campidoglio.Per il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, questa è un'iniziativa che potrà essere replicata anche alle altre città: "Deve essere repilicata in tante altre città. Chiederò ai sindaci di farsi promotori di esperimenti come quello che abbiamo presentato oggi. Andrò personalmente a salutare i sindaci che si faranno promotori di questo esperimento e li ringrazierò pubblicamente, perché questo è uno di quesgli esempi di collaborazione tra Governo e Governo locale, quindi con i sindaci, che possono davvero rendere migliore la società, sia in termini di utilità, perché i detenuti vanno a svolgere lavori che sono per l'utilità della società e della collettività, sia anche per una questione di sicurezza in questo caso: perché noi riteniamo che investendo sul lavoro come carta di reinserimento sociale per i detenuti, in realtà poi la società sia più sicura, perché queste persone quando escono dal carcere, se hanno una formazione e se hanno una possibilità di reinserirsi nel tessuto sociale, chiaramente a quel punto non delinquono. E quindi è un circolo virtuoso che noi incentiveremo". Per l'amministratore delegato di Atlantia e Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, l'accordo permette alla società di "poter contribuire ad un progetto innovativo che affronta uno dei problemi storici della Capitale, con un modello organizzativo socialmente utile, insegnando un mestiere ai detenuti e dando così loro una chance concreta di reinserimento sociale".