Economia

Sisal presenta Rapporto di sostenibilità sociale: vicini a Paese

 

Roma, 19 set. (askanews) - Cultura, sport e innovazione. Questi tre dei settori fondamentali per la responsabilità sociale di impresa del gruppo Sisal che ha presentato il suo nono Bilancio di sostenibilità per l'anno 2017. A illustrare l'importanza della responsabilità sociale per un'azienda come Sisal è stato l'amministarore delegato, Emilio Petrone. "Credo sia molto importante - ha detto - cercare di essere un buon cittadino, nel nostro caso un buon cittadino italiano, pagare le tasse in Italia, essere responsabile e cercare di restituire alla comunità una parte di quello che le aziende guadagnano. Emerge in senso positivo che ormai sono 9 anni che riusciamo a occuparci di restutuire alla comunità una parte di quello che abbiamo guadagnato e creato e questo credo sia molto importante. In più queste iniziative stanno diventando sempre più grandi, sempre più importanti e creano sempre più entusiasmo sia all'interno dell'azienda sia alle comunità cui le rivolgiamo". Un altro aspetto cui il gruppo rivolge molta attenzione è quello legato ai dipendenti. Sisal punta a creare condizioni di lavoro eque per tutti e omogenee ha aggiunto Petrone. "Cerchiamo di creare condizioni di lavoro eque e positive e abbiamo cercato di rendere i contratti omogenei per tutta l'azienda per evitare che ci potessero essere persone con diverse condizioni, diversi contratti, diversi benefici. Per noi è molto importante che un'azienda si occupi di queste problematiche". Tra i progetti che Sisal supporta quello del campione NBA Danilo Gallinari, We PlayGround Together, che ha l'obiettivo di riqualificare i campetti da basket della periferia di Milano. O GoBeyond, il contest per le start-up e promosso da SisalPay per trasformare idee vincenti in realtà imprenditoriali concrete. Accanto a questi l'impegno nel campo dell'arte grazie alla partnership con Manifesta, vera Biennale nomade europea di arte e cultura contemporanea ospitata da Palermo e presentata da Peter Paul Kainrath, deputy director che ha sottolineato l'importanza del privato nella promozione dell'arte. "Il privato sposa l'impegno del pubblico e questa è la formula di Manifesta che non promuove un concetto di arte fine a se stessa ma un'arte che interroga un territorio, che dialoga con i cittadini, che si mette a disposizione di una città che se capisce qualcosa in più su se stessa si proietta al futuro".