Economia

Turismo extra Ue, risorsa fondamentale per futuro Made in Italy

 

Milano (askanews) - Vengono dai quattro angoli della Terra e tornano con le valigie piene di prodotti Made in Italy. Il turismo proveniente da paesi extra EU, che ha registrato un aumento del 11% degli arrivi in Italia, sempre di più svolge un ruolo chiave per le vendite di moda, accessori e beni di lusso, non solo nel nostro paese ma in tutta Europa.Dall'inizio del 2017 a oggi, Francia, Gran Bretagna e Italia - seguite da Spagna e Germania - sono state le destinazioni preferite dai turisti internazionali: un flusso di arrivi che ha fatto registrare un incremento complessivo del 14% del volume dello shopping tax free in Europa come ha spiegato Sara Bernabè, Country Manager per l'Italia di Premier Tax Free a margine della 22esima edizione del Fashion & Luxury Summit di Pambianco alla Borsa di Milano."Sono tanti e sono i più profittevoli e a lungo andare avranno un margine di sviluppo sempre maggiore. Secondo una nostra analisi condotta all'interno di boutique del lusso moda che lavorano con noi abbiamo visto che mentre un europeo spende circa 230 euro, un extra europeo arriva a spendere quattro volte tanto tra gli 850 - 900 e i top spender non a caso sono di provenienza araba ed orientale".Cresce dunque l'importanza dell'incoming tourism extraeuropeo per la vendita del Made in Italy. Cina ed India, ma anche Russia sono i paesi dove il potere d'acquisto della classe media crescerà maggiormente da oggi al 2030. Per questo bisogna saper rispondere alle esigenze dei clienti."Dobbiamo capire le differenze tra la nostra cultura e cultura orientale, a noi ad esempio piace distinguerci molto dalla massa, non andremmo mai vestiti in modo uguale a una festa, mentre non ci deve sorprendere se in boutique troviamo 4-5 orientali che chiedono esattamente lo stesso articolo nello stesso colore".Fondamentale anche il ruolo della tecnologia."Il momento del pagamento è importante, perchè un cinese, ad esempio, è abituato non a recarsi in cassa col portafogli, bensì col cellulare. Oltre il 50% delle transazioni in Cina negli shopping mall o nei flagship store, paga attraverso il proprio smartphone quindi ci dobbiamo attrezzare. Il cinese che viene in Italia e in Europa non può pagare col il proprio smartphone, per questo noi di Premier Tax Free stiamo cercando di agevolare e facilitare l'accettazione del pagamento tramite cellulare da parte dei brand che lavorano con noi".Secondo i dati diffusi da Premier Tax Free, azienda leader a livello mondiale per i servizi di shopping tax free, il turismo internazionale rappresenta una risorsa fondamentale per il giro d'affari di moda e accessori di fascia alta e le previsioni per il futuro sono positive.