Economia

Un libro per raccontare l'esperienza in Expo di Intesa Sanpaolo

 

Milano (askanews) - Quattrocentottanta eventi, e 700mila visitatori sui 184 giorni di apertura. A quattordici mesi dalla chiusura di Expo 2015, Intesa Sanpaolo presenta un libro - digitale e cartaceo - che racconta l'intensa attività del padiglione della banca all'Esposizione universale milanese. A scriverlo, insieme al giornalista Federico Bandirali, Gabriella Gemo, a lungo responsabile della Corporate Image di Intesa Sanpaolo nonché diretta titolare negli anni scorsi del progetto Expo, oggi consulente e consigliere d'amministrazione in due società del Gruppo. "L'esperienza di The Waterstone - ci ha detto - per quanto riguarda Intesa Sanpaolo sta dilagando in questo nuovo modello di filiale e noi cerchiamo proprio di proseguirla nei suoi elementi essenziali ovviamente, perché la realtà di Expo è stata specifica, una situazione unica e non esattamente riproducibile".Grazie a quell'esperienza il gruppo bancario ha potuto studiare più da vicino le nuove esigenze delle imprese, che sono state ospitate nel padiglione, ragionando al tempo stesso su ciò che la banca poteva offrire di nuovo. "L'esigenza dell'innovazione - ha aggiunto Gemo - l'esigenza di rappresentare quello che è il prodotto, il nostro famoso Made in Italy, non solo attraverso il prodotto, ma anche attraverso il racconto e uno storytelling del come ci si arriva, del cosa c'è dietro. Quindi elementi di valore, elementi di identità".Gabriella Gemo tiene in particolare a sottolineare la progettualità che ha sostenuto l'esperienza di Intesa Sanpaolo in Expo, che fin dall'inizio ha avuto l'obiettivo di andare oltre il ruolo istituzionale di fornitore ufficiale dei servizi bancari. "Ci siamo impegnati - ha proseguito la manager - a rappresentare qualcosa che noi sentivamo il bisogno di rappresentare, cioè questo mondo che noi conosciamo e frequentiamo tutti i giorni - le imprese, i nostri clienti, il mondo anche dei partner culturali con cui collaboriamo - e creare una situazione che potesse dare spazio a questa rappresentazione".Una rappresentazione che è sì comunicazione, ma che, quando funziona, ha addirittura la possibilità di cambiare lo stesso modo di fare e di pensare l'impresa. "Sono molto convinta - ha concluso Gabriella Gemo - che, soprattutto in Italia, l'impresa possa avere la possibilità di essere una destinazione, quindi un luogo fisico anche, che può interessare il pubblico dei propri clienti, ma anche la collettività in senso lato".Il libro "Diario di un'esperienza condivisa", può essere scaricato gratuitamente sulla piattaforma www.bookrepublic.it/esperienza-condivisa/ e sul portale di Intesa Sanpaolo www.palco.it.