Economia

Università e imprese, da Sapienza nuovo Corso input Confindustria

 

Roma, (askanews) - Nuove offerte formative di alto livello in un rapporto sempre più stretto tra università e mondo delle imprese, guardando ai profili professionali di qualità richiesti da Industria 4.0 ed anche alla capacità delle aziende di essere attrattive, sin dalla formazione, rispetto ai giovani talenti, in un percorso che rientra anche nelle nuove strategie di welfare che il sistema delle imprese sta costruendo. Askanews ne ha parlato con il professor Fabrizio D'Ascenzo, delegato del rettore della Sapienza per i rapporti con le imprese e, in particolare, coordinatore del nuovo Corso in Economia e comunicazione per il management e l'innovazione, il cui bando è ancora aperto."Il Corso - sottolinea D'Ascenzo - è stato avviato quest'anno sotto l'input di Confindustria che ci ha rappresentato l'esigenza specifica di andare a creare dei contenuti formativi in linea con le tematiche prioritarie per le aziende oggi. L'idea di questo corso di laurea che si svolge in lingua inglese è quello di coniugare una struttura tradizionale di un corso in management che fa capo alla facoltà di Economia, alla collaborazione con la facoltà di Scienze politiche, Sociologia e Comunicazione, quindi inserendo all'interno dei contenuti relativi ad informatica e comunicazione molto richiesti dalle aziende. In questo senso fondamentali sono le partnership con le imprese selezionate che aderiscono a Confindustria che mettono a disposizione a partire dal secondo anno uno stage per i partecipanti".Il bando come detto è aperto: "Sì ed è una opportunità unica, le due facolta coinvolte hanno creduto molto in questa iniziativa.Ci sono posti limitati ma è una caratteristica specifica di questo corso. Il contingente complessivo è di 50 studenti previsti, di cui 40 provenienti dall'Ue e 10 extra Ue. I 10 extra Ue fanno riferimento al fatto che il corso rientra nell'ampia offerta formativa della Sapienza in lingua inglese, i 40 comunitari sono invece i posti che intendiamo riservare ai ragazzi prevalentemente, ma non necessariamente, italiani che sono interessati a fare un'esperienza formativa di alto livello ma anche di inserimento nelle aziende con un percorso di stage comunque obbligatorio per tutti. Quindi ciascuno avrà la possibilità di fare uno stage".Parlando di Industria 4.0, focus dunque sul nuovo rapporto tra il mondo delle industries e un'offerta formativa di alto livello: "Certo, l'iniziativa cade proprio nel solco di questa che è una linea da noi già tracciata da qualche anno, intensificando i rapporti con le aziende. L'Università fa la sua parte offrendo contenuti di alto livello però abbiamo cercato di inserire sempre più questo rapporto virtuoso con le aziende per creare delle iniziative realmente utili da una parte per i ragazzi con opportunità concrete per loro, ma anche dal lato delle imprese, che possono cominciare a fare una selezione ragionata dei profili sin dal momento dello studio. Ricordo che il corso di laurea è ad accesso programmato ed ha anche una ulteriore caratteristica non banale, quello di richiedere un punteggio di laurea triennale di almeno 100 su 110. Garanzia per le imprese di avere a disposizione un campione di ragazzi realmente qualificato che studia anche in inglese".E' la prima edizione ma si lavora già all'evoluzione per il futuro: "Stiamo elaborando un'evoluzione sia sul piano nazionale che internazionale. Sul piano nazionale le due facoltà hanno appena deliberato la possibilità di creare un corso interuniversitario. Abbiamo ricevuto una proposta in tal senso dall'Università di Teramo che noi abbiamo accettato con piacere perchè la possibilità di creare ulteriori curricula su altre università estende questa opportunità anche a ragazzi di altre sedi"."Per quanto riguarda le collaborazioni internazionali, noi abbiamo numerosi rapporti con altre università Ue ed extra Ue, abbiamo cominciato a ragionare anche per creare titoli a doppia laurea", conclude D'Ascenzo.