Economia

Weidmann elogia Jobs Act ma bacchetta Italia su violazioni Patto

 

Roma, (askanews) - Elogi sul Jobs Act e sul fondo Atlante a sostegno delle banche, ma anche sonore bacchettate all'Italia per le passate violazioni del Patto di Stabilità. Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann si è presentato a Roma confermando la sua reputazione da falco. E in un un lungo intervento alla residenza dell'ambasciatore tedesco, ha lanciato richiami non solo alla Penisola, ma anche alla Commissione europea, colpevole, secondo lui, di scendere a troppi "compromessi".Diplomaticamente, ha iniziato citando uno dei padri italiani fondatori dell'euro, Tommaso Padoa Schioppa. Ma poi non sono mancate le frecciate. "Da quando esiste l'Unione monetaria - ha detto - le regole del Patto sono state violate più spesso di quanto siano state rispettate da alcuni Stati, tra cui anche l'Italia"."Solidarietà", per Weidmann "significa non rendere gli altri responsabili delle conseguenze delle proprie decisioni". E condividere i rischi avrebbe l'effetto opposto. "Pier Carlo Padoan ed io siamo di opinione diversa. Lui ritiene che 'la condivisione dei rischi e delle responsabilità rappresentino forti incentivi a rispettare le regole'. Su questo - ha punzecchiato - io non sarei tanto ottimista".Citando poi frasi del presidente del consiglio Matteo Renzi, il capo della Bundesbak ha detto di non vedere "né in Italia, né in Germania, né in altri Paesi la volontà" di procedere a maggiore integrazione sui bilanci (e quindi a perdita di sovranità nazionale).Non resta allora che rafforzare le regole del Patto creando una nuova autorità di vigilanza: "se si ha timore della rinuncia alla sovranità nazionale è l'unica alternativa". ha concluso.