Politica

A Ravenna cala il sipario sulla Festa dell'Unità

 

Ravenna, 10 set. (askanews) - A Ravenna cala il sipario sulla Festa dell'Unità, la prima dopo il voto del 4 marzo che ha trascinato i democratici all'opposizione. Ma chi si aspettava musi lunghi e rassegnazione, ha dovuto ricredersi osservando le sale dei dibattiti sempre piene e i ristoranti da "tutto esaurito".La spiega così Andrea De Maria, parlamentare emiliano, responsabile del programma della Festa nazionale de l'Unità: "Ho sentito molta voglia di esserci, di combattere, dibattiti molto pieni e un popolo del Pd e della sinistra che ha voglia di esserci, di fare la sua parte e di sostenere la nostra battaglia di opposizione. Credo che dovremmo essere all'altezza della passione e della voglia di essere del popolo".Certo in Romagna il cosiddetto popolo della sinistra non ha mai fatto mancare il suo sostegno al partito, nonostante la crisi e le divisioni tra correnti. Bruno Assirelli, che si avvicina a festeggiare i 50 anni da volontario nelle cucine delle feste del partito, non ha dubbi: "Ho fatto tante feste ma come quella di quest'anno non ne avevo mai viste. Sono molto soddisfatto. Da parte dei volontari c'è stata una grandissima presenza. Tutte le volte che li ho chiamati erano entusiasti di venire".I comizi più partecipati sono stati quelli con l'ex presidente dell'Uruguay José Mujica, i big della sinistra da Renzi a Bersani, da Franceschini a Orlando, e quelli con i presidenti di Camera e Senato. E anche dalle cucine, tra un piatto e un altro, si riflette sul futuro. Come nella "Friggitoria", dove abbiamo incontrato Daniela Ulivesi: "C'è tantissima gente, tanti ragazzi e ragazze che da parecchi anni non venivano più. Quando abbiamo tempo parliamo un po' di tutto, ma quest'anno non abbiamo avuto tempo perché c'era troppo da lavorare. Io penso che ce la faremo, andremo avanti e saremo ancora molti di più".Giorgia Lanzoni è l'aiuto cuoco più giovane a Ravenna: "Anche se ci sentiamo un po' demoralizzati dobbiamo prendere coraggio e portare avanti i nostri ideali".