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Aquarius salva 141 migranti: "Dateci un luogo sicuro di sbarco"

 

Roma, (askanews) - E' di nuovo emergenza in mare per la Aquarius, la imbarcazione noleggiata da SOS Mediterranee e gestita in collaborazione con Medici Senza Frontiere, che venerdì 10 agosto ha tratto in salvo 141 migranti ma che si trova in mare in attesa di un porto sicuro.Entrambe le organizzazioni chiedono ai governi europei di assegnare un luogo di sbarco sicuro più vicino possibile in conformità con il Diritto Internazionale Marittimo, in modo che le persone salvate in mare possano scendere a terra, e l'Aquarius possa continuare a fornire assistenza umanitaria in mare."La nave è ora in acque maltesi e batte bandiera di Gibilterra. A questo punto il Regno Unito si assuma le sue responsabilità per la salvaguardia dei naufraghi", scrive in un Twitter il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli.Gli fa eco il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Nave Aquarius: proprietà tedesca, noleggiata da Ong francese, equipaggio straniero, in acque maltesi, battente bandiera di Gibilterra. Può andare dove vuole, non in Italia!"L'Aquarius ha salvato 25 persone trovate alla deriva su una barchetta di legno senza motore a bordo. Si ritiene che siano rimaste in mare per quasi 35 ore. Nel corso della stessa giornata, l'Aquarius ha poi avvistato una seconda barca con 116 persone a bordo, compresi 67 minori non accompagnati. Le condizioni di salute delle persone soccorse sono stabili, ma molti sono deboli e denutriti. Molti riferiscono di essere stati detenuti in condizioni disumane in Libia. Più del 70% delle persone salvate proviene dalla Somalia e dall'Eritrea e sarebbero quindi candidati naturali all'asilo.