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Brasile, oltre trenta morti in una nuova rivolta in carcere

 

Natal, Brasile (askanews) - Nuova drammatica rivolta in un carcere brasiliano. Secondo fonti della polizia locale, è di oltre trenta morti il bilancio delle vittime della sommossa scoppiata nel carcere di Alcacuz, nella località di Natal, la più grande prigione dello Stato di Rio Grande do Norte, nel Brasile nord-orientale.Otacillo de Medeiros, uno degli inquirenti, ha definito orribile la scena che si è squadernata davanti agli occhi dei poliziotti entrati nel carcere: "Abbiamo trovato corpi mutilati nei canali di scolo, nel sistema fognario, teste mozzate, un braccio da una parte, un cuore dall'altra. Non sappiamo ancora esattamente quanti siano le vittime. Una scena orribile, davvero orribile".La rivolta era scoppiata nella notte del 14 gennaio. Le autorità hanno subito accerchiato la prigione per evitare evasioni ma la polizia militare e le guardie carcerarie hanno dovuto attendere l'alba per penetrare negli edifici perché i detenuti avevano tagliato la corrente elettrica ed erano pesantemente armati. La polizia ha fatto così irruzione nella prigione solo dopo un bagno di sangue durato 14 ore e nel quale diversi detenuti sono stati decapitati.Secondo fonti della polizia, alla radice di tutto si trova uno scontro scoppiato tra membri di due cartelli della droga detenuti nel carcere, progettato per ospitare 620 prigionieri ma in cui attualmente se ne contano 1.083.All'inizio di gennaio, all'interno della più ampia e ferocissima faida tra i cartelli della droga brasiliani, altri 56 detenuti erano stati massacrati in una prigione di Manaus, nel nord del Brasile, in circostanze altrettanto agghiaccianti. Cinque giorni dopo altri 31 sono stati brutalmente assassinati nello Stato di Roraima e l'8 gennaio altri quattro detenuti erano stati uccisi in un'altra prigione di Manaus.