Politica

"Brexit o Euxit", sfide e opportunità del divorzio Ue-Londra

 

Roma, (askanews) - In vista della seconda fase di trattative tra Ue e Londra per la Brexit, si fanno i bilanci di quello che è stato e di quello che sarà. Nel corso del convegno "Brexit o Euxit", promosso dall'associazione Scossa, si è discusso delle prospettive che si aprono con il divorzio dalla Gran Bretagna e l'onorevole Daniele Capezzone ha parlato della vera sfida della Brexit."E' soprattutto un'occasione oltre che una sfide per l'Ue, che ha perso troppo tempo a demonizzare Brexit e che invece a nostro avviso dovrebbe cogliere l'occasione per fare di Brexit l'occasione per rinegoziare anche tra i 27 paesi che restano. Mentre con una mano Londra negozia con Bruxelles occorrerebbe che le altre 27 capitali scrivessero nuove regole di convivenza per evitare di trasformarci in un protettorato franco-tedesco e la prima cosa da fare è rifiutare quella gabbia, quella camicia di forza, che sarebbe il ministro delle Finanze unico europeo, abbiamo bisogno di competizione fiscale non di una gabbia di omogeneità fiscale".Posizione condivisa dal co-autore del libro "Brexit. La Sfida", Federico Punzi."La Brexit è importante capire che non è una sfida solo per il Regno unito, come ci è stato raccontato nell'ultimo anno, ma è una sfida per l'Unione europea, è una sfida per le elite che hanno snobbato un'intera fetta di elettorato, è una sfida per l'Occidente, è una sfida anche geopolitica".Sfida ma anche opportunità, ha aggiunto Michelangelo Suigo, presidente dell'Associazione La Scossa. "Noi del La Scossa siamo degli inguaribili ottimisti e ci piace pensare che possano esserci solo opportunità e non dei danni, lavoriamo affinché ci siano benefici per i cittadini europei, i cittadini britannici e naturalmente per i cittadini italiani"Sul fatto che dalla Brexit possa anche venir fuori qualcosa di positivo e probabilmente qualche sorpresa è convinto Roberto Sommella, autore di "Euxit. Uscita di sicurezza sull'Europa"."Il capitolo Brexit non lo abbiamo ancora concluso. Come scrivo in Euxit, da che sembrava che l'addio della Gran Bretagna fosse il preludio alla disgregazione europea, oggi vediamo che proprio per le difficoltà che Londra sta incontrando ad uscire, sia dal punto di vista economico che finanziario, potrebbe addirittura diventare uno spot europeista, dimostrare che con tutte le imperfezioni che ha l'Unione europea, i meccanismi di integrazione, di solidarietà, di rispetto e garanzie dei diritti di ogni genere siano alla fine un tetto sotto cui si può stare e sotto cui forse potrebbero stare anche gli inglesi e credo che potrebbero anche tornare indietro".