Politica

Brexit, Ue preoccupata: il Regno Unito rischia un'uscita brutale

 

Roma, (askanews) - Preoccupazione in Europa dopo la pesante sconfitta al voto parlamentare britannico dell'accordo con la Ue sulla Brexit della premier Theresa May."Esorto il Regno Unito a chiarire le sue intenzioni al più presto possibile. Non rimane molto tempo", ha commentato il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker subito dopo il voto.E il capo negoziatore dell'Ue sulla Brexit Michel Barnier, parlando davanti al Parlamento europeo, ha aggiunto che il rischio di un'uscita della Gran Bretagna dall'Europa senza un accordo il prossimo 29 marzo "non è mai stato così alto" e che quello raggiunto con May era il miglior accordo possibile: "Deploriamo profondamento questo voto, perché abbiamo costruito questo accordo di ritiro insieme al governo britannico" ha detto, spiegando poi che resta "la determinazione a evitare un tale scenario e saranno intensificati gli sforzi per essere preparati a questa eventualità"."Se un accordo è impossibile, e nessuno vuole un no-deal, chi è che avrà infine il coraggio di dire qual è l'unica soluzione positiva?" ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, invitando i leader britannici a ripensare la propria strategia.Critico anche il presidente del parlamento europeo, Antonio Tajani: "Non credo ci sia molto da cambiare. Al Regno Unito era stato concesso tutto quello che chiedeva quando era parte integrante dell'Unione europea senza volerne uscire. I problemi sono tutti all'interno del Regno Unito, non sono in Ue" ha commentato.E se Germania, Francia e gli altri paesi membri hanno parlato di "giornata amara" per l'Europa, interrogandosi sulle conseguenze, sui rischi di una Brexit disordinata e su un possibile rinvio della data del 29 marzo per l'uscita, il governo italiano si è detto pronto a tutti gli scenari, specificando che in attesa di un chiarimento delle intenzioni del governo britannico sui prossimi sviluppi, lavorerà con gli altri paesi dell'Ue per limitare le conseguenze negative della Brexit, e, in particolare, per garantire i diritti dei cittadini italiani nel Regno Unito.