Politica

Caos Pd, Emiliano sfida Renzi, Rossi attacca: strada dell'asino

 

Roma, (askanews) - "Mi candido alla segreteria del Pd perché questa è casa mia, è casa nostra e nessuno può cacciarmi o cacciarci via": a sorpresa il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha deciso di correre per la segreteria del Pd, e il giorno dopo in un'intervista al Corriere della Sera ha sottolineato: "Rimango perché ho visto che Renzi era felice che me ne andassi. Allora mi sono detto che stavo sbagliando tutto. Il campo di battaglia è il Pd".Sono toccate a Matteo Orfini le conclusioni alla direzione nazionale del Partito democratico, nella sede di Largo del Nazareno. Secondo il reggente del Pd l'annuncio di Emiliano dà inizio al Congresso nazionale:"Nessuno era ed è felice della scissione, tanto che lavoreremo fino all'ultimo minuto, per evitare l'uscita anche di un solo compagno, perché chiunque se ne va è un dolore per tutti noi, per quelli che restano e secondo me anche per quelli che se ne vanno".Orfini, segretario ad interim del partito da quando Renzi si è dimesso, si è augurato in un'intervista alla Stampa di riportare sui loro passi anche Enrico Rossi e Roberto Speranza.Sulla scelta di Emiliano di rimanere nel Pd e candidarsi alla segreteria, il presidente della Regione Toscana Rossi ha detto: "Io ho scelto di seguire la strada dritta, Emiliano quella dell'asino"Entrando alla direzione nazionale del Pd, l'eurodeputata Simona Bonafé, ha commentato: "La parola scissione mi fa male. Spero che anche gli altri ci ripensino, spero proprio di sì".E dal suo blog l'ex premier Matteo Renzi, che si trova in viaggio in California, ha detto:"Il futuro, prima o poi, torna. E allora facciamoci trovare pronti: anziché litigare sul niente, proviamo a imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri", convinti che "non si possa vivere nella paura di tutto, sempre".