Politica

Corea del Sud, Samsung nella bufera per scandalo tangenti

 

Seul (askanews) - Il procuratore speciale sudcoreano ha chiesto l'arresto per Lee Jae-Yong, l'erede del gruppo Samsung, in merito a un'inchiesta per una vicenda di corruzione, che hacoinvolto anche la presidente Park Geun-hye.Figlio del presidente del gruppo Samsung e nipote del fondatore, Lee Jae-Yong, è stato interrogato la settimana scorsa per 22 ore in merito al sospetto di corruzione. Sitratterebbe del primo manager ad essere arrestato nello scandalo che ha portato già alla destituzione della presidente sudcoreana, Park Geun-Hye.Lee, 48 anni, è sospettato di aver approvato dei versamenti a Choi Soon-Si, braccio destro della presidente, per ottenere dei favori da parte del governo.Lo scandalo ha sconvolto la vita politica ed economica della Corea del Sud. Tutto è incentrato su Choi, amica di lunga data della presidente e rappresentante di unculto sciamanico, la quale avrebbe usato la sua influenza sulla leader per raccogliere denaro - sotto forma di "donazioni" - per qualcosa come70 milioni di dollari. Choi è stata arrestata, mentre Park hasubito dal parlamento un voto di impeachment.In particolare l'accusa sospetta che le tangenti pagate aChoi siano servite per assicurarsi laluce verde del governo alla fusione tra due unità della Samsung. Si tratta di un'operazionefondamentale nel processo di trasferimento del potere dalla seconda alla terza generazione della famiglia che controlla il gigante dell'economia sud coreana.