Politica

Davos punta su Xi Jinping per arginare l'isolazionismo Usa

 

Roma, (askanews) - Alla 47esima edizione dell'annuale incontro del World economic forum, nelle innevate Alpi svizzere, si rinnova la figura del "Davos Man", un ricco globetrotter che assieme ai suoi compagni prega nella chiesa del libero scambio.Al meeting, in programma dal 17 al 20 gennaio, sono attesi 3.000 delegati, tra rappresentanti di governo, uomini d'affari, scienziati e artisti.Ospite d'onore dell'edizione 2017 del forum è Xi Jinping, primo presidente cinese a partecipare a Davos, definito un nuovo e differente tipo di Davos man. Nel suo discorso dovrebbe glorificare gli sforzi di Pechino per negoziare nuovi tipi di accordi commerciali regionali, fuori dall'influenza americana.Nel 2016 gli elettori negli Stati Uniti e in Europa hanno inflitto diversi colpi alla figura del "Davos Man" e ai valori della globalizzazione, con la Brexit e l'elezione di Donald Trump."Non è solo una risposta negativa alla globalizzazione - ha spiegato in un'intervista a France Presse il fondatore del World economic forum, il 78enne Klaus Schwab - ciò a cui stiamo assistendo è un tempo di enormi cambiamenti. Tecnologici ed economici e ovviamente tutti questi fattori di veloce cambiamento favoriscono una certa ansia nelle persone. La gente cerca un'identità in questo nuovo mondo e la globalizzazione è un facile capro espiatorio".Secondo gli analisti, con Stati Uniti e Gran Bretagna ripiegati su se stessi, quest'anno Davos "potrebbe essere un inizio per il nuovo ruolo della Cina come leader nella promozione della globalizzazione e di una pronta guarigione dell'economia globale".