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Fiona May: "Vi racconto perché sostengo le missioni in Etiopia"

 

Roma, 11 nov. (askanews) - Si è recata personalmente in Etiopia, per vedere con i propri occhi, toccare con mano la povertà, abbracciare i bambini e le mamme. Fiona May, campionessa olimpica di salto in lungo, è testimonial di "Missioni Don Bosco", progetto che sostiene principalmente l'educazione e il diritto al cibo dei bambini, ma anche la formazione professionale delle mamme. Come spiega la stessa atleta ad askanews:"Qualche mese fa sono andata in Etiopia, per vedere con i miei occhi cosa si sta facendo. È stata veramente un'esperienza fantastica, essenziale per capire il lavoro che stanno facendo". Fiona May è promotrice dei diritti dell'infanzia e dell'attenzione alle mamme, con speciale riferimento alle mamme-bambine, realtà purtroppo molto diffusa in Africa: "Il progetto riguarda la possibilità alle mamme di mandare i figli a scuola, perché l'educazione è fondamentale, dare possibilità ai bambini di andare a scuola. Sono molto presenti sull'educazione di questi ragazzi, sulla scuola, dall'asilo al liceo. E' una cosa fondamentale. La cosa che mi sorprende è il sorriso di questi bambini, il loro essere fieri di essere li. Tutti hanno una fierezza e un orgoglio fortissimi". "Altra cosa che è bella è che tutti gli insegnanti nella scuola sono ex alunni della stessa scuola. È un investimento di educazione. Rimangono nel Paese. È una cosa fondamentale". "Non sono andata in albergo, sono rimasta nella loro casa delle missioni. E si capisce tutto: ci sono le donne che cucinano, le insegnanti. Ho voluto vedere con i miei occhi".La campionessa di atletica rivolge un appello a sostenere il progetto: "Anche donare 5 euro è utile per dare la possibilità di una vita normale a tanti bambini".