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Il primo abbraccio dopo la guerra di una famiglia di Aleppo

 

Aleppo (askanews) - Un abbraccio fra madre e figlia atteso da un anno e mezzo. Rasha al-Qassem è una delle migliaia di persone riuscite a fuggire da Aleppo negli ultimi giorni in cui la pressione dell'esercito sui quartieri controllati dai ribelli si è fatta più pressante. Una volta arrivata al punto di accoglienza ha ritrovato la sua famiglia che aveva perso di vista dal 2015, anno in cui passare dai quartieri in mano ai ribelli, dove lei abitava col marito, a quelli in mano al governo, dove viveva la sua famiglia, è diventato impossibile."È passato oltre un anno dall'ultima volta che ho visto mia figlia, mia nipote aveva un mese, l'altro nipote non era ancora nato - dice la madre - ci parlavamo a telefono, lei piangeva sempre a raccontava di non avere cibo, acqua, niente ma cosa potevo fare? Io non potevo andare da lei e lei non poteva venire da me". Il sollievo per aver riabbracciato la figlia non ha diminuito la preoccupazione per il resto della famiglia. "Questa guerra ci ha separato, finalmente ho visto una delle mie figlie ora spero di vedere le altre - dice il padre, Jomaa al-Qassem raccontando di una figlia che vive a al-Raqa che non incontra da 3 anni e un'altra fuggita in Turchia che non vede da 2".Una storia che accomuna migliaia di siriani divisi dalla guerra. Solo la battaglia di Aleppo ha provocato 31.500 sfollati, di cui più della metà sono bambini.